Pratiche per i negozi più care del 140% Primi no alla proposta

PESCARA. Ieri mattina, in commissione Commercio del Comune, è spuntata una delibera che prevede aumenti fino al 230 per cento per i servizi svolti dallo Sportello unico per le attività produttive....

PESCARA. Ieri mattina, in commissione Commercio del Comune, è spuntata una delibera che prevede aumenti fino al 230 per cento per i servizi svolti dallo Sportello unico per le attività produttive. Più precisamente, sono i diritti tecnici di istruttoria che devono pagare gli esercizi commerciali, ad esempio, per aprire, modificare o chiudere l’attività.

La proposta è stata presentata dall’assessore al Suap Loredana Scotolati, ma la stesura del documento risalirebbe al periodo in cui alla guida dell’assessorato c’era Sandra Santavenere. Proposta che ha incassato subito un coro di no dai consiglieri presenti in commissione, sia dell’opposizione, che della maggioranza. Lo stesso presidente Piero Giampietro ha preso in un certo senso le distanze dall’ eventuale aumento dei diritti di istruttoria. «L’ufficio comunale», ha affermato, «ha fatto le sue valutazioni, ma ora sta a noi valutarne l’impatto sulla città. La delibera così come proposta va migliorata in molti punti, perché altrimenti si rischia di penalizzare troppo imprese, professionisti e associazioni».

Fortemente critici gli altri consiglieri. «Il primo atto presentato dall’assessore è una delibera per continuare a far morire il commercio in città», hanno affermato gli esponenti della lista Teodoro Piernicola Teodoro e Massimiliano Pignoli.

Duro anche il commento dell’opposizione. «È pronto un regalo di Natale assolutamente non gradito per le attività economiche pescaresi», hanno fatto presente Guerino Testa (lista Pescara in Testa) e Fabrizio Rapposelli (Forza Italia), «pur considerando che l’ultimo aumento dei diritti tecnici per il Suap risale ad alcuni anni fa, riteniamo spropositato il previsto aumento con percentuali che vanno dal 60 al 230 per cento». (a.ben.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA