Il rame recuperato dai carabinieri della Compagnia di Penne

FARINDOLA

Presi gli sciacalli di Rigopiano

I carabinieri sorprendono una coppia (lui pescarese, lei tedesca) che aveva caricato l'auto con 130 chili di rame dell'hotel travolto dalla valanga. E gli avvocati delle vittime valutano la costituzione di parte civile

PENNE. Presi gli sciacalli di Rigopiano. Sono arrivati in due, lui un pescarese e lei una ragazza di origini tedesche, e hanno caricato l'auto di 130 chili rame residui dell'hotel travolto dalla valanga un anno e mezzo fa. I carabinieri li hanno sorpresi e denunciati per violazione di sigilli e furto aggravato in concorso. Il fatto è avvenuto nell’area posta sotto sequestro a Rigopiano.

I militari della Compagnia di Penne sono intervenuti a seguito della segnalazione di un cittadino e hanno intercettato una Skoda station wagon, con a bordo la coppia e il rilevante quantitativo di rame. I due, lui 47 anni e la compagna tedesca 35, si erano introdotti nell’area dell’Hotel Gran Sasso Resort di Rigopiano dove sono in corso le operazioni di bonifica. Il rame di cui si erano impossessati, consistente in pluviali e scossaline per un peso complessivo di circa 130 kg ed un valore stimato di circa 500 euro, era stato già stoccato ed accantonato dalla ditta che sta procedendo a separare i vari tipi di materiali per il successivo smaltimento.

I due sono stati quindi portati in caserma, identificati e quindi denunciati. La refurtiva sarà riconsegnata alla ditta che si sta occupando dei lavori di bonifica. I carabinieri della Compagnia di Penne, diretta dal comandante Alessandro Albano, rammentano che l’area dell’hotel è videosorvegliata al fine di identificare tutti coloro che dovessero accedervi senza autorizzazione.

«Gli episodi di sciacallaggio all'Hotel Rigopiano sono un'offesa a chi in quell'area ha perso la vita ed alle famiglie che vedono per l'ennesima volta violato un luogo di dolore e di meditazione. Pertanto con i miei assistiti sto valutando l'ipotesi della costituzione di parte civile anche nei processi a carico di tali soggetti, i quali forse, così, si renderanno conto della gravità del loro gesto». E' quanto afferma l'avvocato Romolo Reboa, che insieme ai legali Roberta Verginelli, Maurizio Sangermano e Gabriele Germano assiste Giampaolo Matrone, uno dei superstiti del disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola e i familiari delle vittime Valentina Cicioni, Marco Tanda e Jessica Tinari. Il riferimento è all'ultimo (in ordine di tempo) episodio di sciacallaggio con la coppia denunciata per violazione di sigilli e furto aggravato in concorso.