Prima investito, poi multato: invalido beffato a Pescara

Un 43enne in carrozzina urtato da un’auto sulla Tiburtina paga 32 euro perché era sulla strada, ma il marciapiede non c’è

PESCARA. Va con la carrozzina sulla strada e viene multato per 32 euro dai vigili urbani dopo un incidente. Il fatto è accaduto a Giovanni Cipollone, 43 anni, invalido al 100%, quando il 25 marzo scorso, alle 7 di sera circa, sulla via Tiburtina, all’incrocio con via Saline, mentre si sta dirigendo verso ovest, viene accidentalmente investito da un’automobile in circolazione. Una botta dalla quale però per Cipollone non scaturisce nulla di grave, poiché fortunatamente non riporta ferite. Ad avere la peggio è stata invece la sua carrozzina, che ha subìto dei danni. Ma se il peggio sembrava ormai passato, in realtà la brutta notizia era dietro l’angolo.

Dopo qualche giorno a Cipollone è arrivata a casa una multa di 32 euro. Infatti, a pochi minuti dall’incidente, sul posto si era recata una pattuglia della polizia municipale, e, come da prassi, gli agenti avevano chiesto di declinare le generalità alle persone coinvolte. Oltre al danno, insomma, riflette Cipollone, la beffa. All’invalido è stata contestata la violazione dell’articolo 190, commi 1 e 10 (che è quello che stabilisce l’entità dell’infrazione) del codice della strada, nel quale nel primo si legge che «i pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine, sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti; qualora questi manchino, siano ingombri, interrotti o insufficienti, devono circolare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione».

«Fuori dei centri abitati», prosegue la norma in questione, «i pedoni hanno l'obbligo di circolare in senso opposto a quello di marcia dei veicoli sulle carreggiate a due sensi di marcia e sul margine destro rispetto alla direzione di marcia dei veicoli quando si tratti di carreggiata a senso unico di circolazione. Da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del suo sorgere, ai pedoni che circolano sulla carreggiata di strade esterne ai centri abitati, prive di illuminazione pubblica, è fatto obbligo di marciare su unica fila».

Insomma, Cipollone, con il suo «ottobok», la sedia a rotelle, secondo il codice della strada sarebbe da paragonare ad un pedone qualsiasi. Ergo, sarebbe dovuto transitare sul marciapiede.

«Però», fa sapere Cipollone da una persona di sua fiducia, «sul luogo dell'incidente non ci sono marciapiedi abilitati alle persone diversamente abili, quindi vorrei complimentarmi», prosegue non senza ironia, «a nome della cittadinanza per la sensibilità dimostrata dall'agente intervenuto e per la sua immensa umanità».

Vito de Luca

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