Prima neve sulla città, il fiume in piena

A creare problemi ai cittadini sono stati più che altro il vento forte e la pioggia che è caduta abbondante in mattinata

PESCARA. La prima neve dell’inverno è arrivata su Pescara all’alba di ieri, ma per fortuna è caduta in quantità minime e senza portare i disagi dello scorso anno. Tanto che a creare problemi ai pescaresi sono stati piuttosto la pioggia e il vento. L’annunciato ciclone Morgana ha imbiancato nelle prime ore della mattinata tutte le zone più alte della città, da San Silvestro ai Colli. Qualche spruzzata di bianco si è fatta vedere anche sul litorale, tra le 7 e le 8 del mattino, ma non è durata molto.

I cittadini, fortunatamente, non hanno subito particolari disagi. «Il sale che a partire dalla mezzanotte i mezzi della Attiva hanno cominciato a spargere in tutto il rione San Silvestro, come pure nella zona dei Colli Innamorati, da via Valle Fuzzina a via Valle Furci a via Colle Caprino, ci ha consentito di prevenire o comunque ridurre al minimo la formazione del ghiaccio», ha spiegato l'assessore alla Protezione Civile Berardino Fiorilli, «ma dobbiamo essere pronti a fronteggiare anche eventuali nuove nevicate simili a quelle vissute nel febbraio 2012. Stiamo provvedendo a stampare e a distribuire ben 100mila copie di una brochure informativa con suggerimenti utili da seguire da parte dei cittadini in caso di neve».

Attenzione anche per i senzatetto, monitorati dal Centro operativo sociale gestito da Asso: nella notte tra giovedì e venerdì due senzatetto sono stati prelevati da via Marconi, dove si trovavano in strada, e accompagnati in una struttura d'accoglienza.

A creare qualche problema sono stati invece la pioggia e il vento che hanno battuto la città. Nelle prime ore del mattino di ieri, intorno alle 6, i vigili del fuoco sono stati chiamati per intervenire in piazza Primo Maggio, dove il vento aveva danneggiato il gazebo del bar Berardo.

Disagi anche in varie strade cittadine per le pozzanghere create dalla pioggia. «All’ora di pranzo via Ignazio Silone era un lago», denuncia la mamma di un allievo della vicina scuola di via Scarfoglio, «È inconcepibile che succeda una cosa del genere, soprattutto visto che lì vicino c’è una scuola».

(cr.pe.)

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