Proteste e azioni legali contro il taglio degli alberi

Gli ambientalisti non si arrendono e annunciano altre iniziative contro il Comune Petizione on line per salvare i pini di via Vespucci con adesioni anche dall’estero

PESCARA. Non si ferma la protesta degli ambientalisti contro l’abbattimento degli alberi considerati pericolosi. Ieri, ne sono stati tagliati altri cinque nel rione di Ina casa, cui si aggiungono i quattro già eliminati lunedì scorso in via Rigopiano, per un totale di nove piante. Ma i lavori andranno avanti ancora, nonostante le polemiche accese.

Le associazioni ambientaliste non si danno per vinte e, dopo la protesta di lunedì in consiglio comunale, hanno in serbo altre iniziative per cercare di fermare i lavori. Ieri, il Forum dei movimenti dell’acqua ha affisso su alcuni alberi da tagliare un cartello con la scritta: «Aiutatemi, sono stato condannato a morte dall’amministrazione comunale, verrò tagliato nei prossimi giorni».

Questa mattina, sempre le associazioni, terranno una conferenza stampa in piazza Italia per annunciare «incredibili informazioni», si legge in un comunicato, «che stanno emergendo da un confronto tra quanto fanno gli altri Comuni italiani e l’attività svolta dal Comune di Pescara per l’abbattimento di oltre cento grandi alberi». «Da un’analisi di decine di casi», hanno anticipato gli ambientalisti, «emerge che gli altri Comuni usano l’approccio “terminale” usato dall’amministrazione di Pescara esclusivamente come primo screening per capire se ci sono criticità, sottoponendo poi gli alberi che mostrano problemi a valutazioni strumentali dal costo irrisorio rispetto al valore economico, sociale e ambientale di grandi piante».

E sabato si svolgerà un flash-mob, alle 16,30, in piazza Salotto organizzato dal neo comitato «Salviamo gli alberi». Gli ambientalisti stanno anche valutando la possibilità di avviare azioni legali contro il Comune. Un’altra iniziativa è partita dal centrodestra con un invito al prefetto Francesco Provolo ad intervenire per far sospendere i lavori.

Un’azione simbolica, invece, è stata organizzata dal commercialista ed ex consigliere comunale Renato Ranieri. Su un sito Internet specializzato ha avviato una sorta di petizione (così la definisce l’autore), ma senza alcun valore legale in quanto non sono stati rilasciati documenti di riconoscimento dai sostenitori, per cercare di salvare gli alberi da abbattere in via Vespucci. Hanno aderito 296 persone, ma alcune di queste vivono addirittura all’estero, ossia in Islanda, in Germania, in Gran Bretagna. Ranieri ha tuttavia voluto consegnare lo stesso questo documento contenente le adesioni al sindaco Marco Alessandrini e all’assessore al verde Laura Di Pietro.

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