Provincia, dimezzati i rimborsi benzina a giunta e consiglieri

Nuova iniziativa dell’ente per tagliare i costi della politica Risparmi ridotti in bilancio. Testa: «È un segnale»

PESCARA. Assessori e consiglieri della Provincia non rinunciano ai rimborsi benzina mensili. Ma ora si devono accontentare di intascare somme più contenute, rispetto al passato. La giunta, che si è riunita qualche giorni fa, ha deciso di dare un bel taglio a questo benefit degli assessori. Prima ancora era stata fatta la stessa operazione con i consiglieri. D’ora in poi, le spese di viaggio dei politici non saranno più calcolate come prima sulla base delle tariffe Aci, ma nella misura di un quinto del prezzo della benzina al litro. I rimborsi, in questo modo, vengono quasi dimezzati.

Si tratta di un altro provvedimento per ridurre i costi, spesso eccessivi, della politica. Alcune settimane fa, l’amministrazione Testa ha deciso di tagliare anche le spese dei telefonini assegnati gratis ad assessori e dirigenti. Inoltre, sono stati cancellati gli staff a disposizione dei politici.

Insomma, in un periodo di crisi anche la Provincia adotta misure di spending review. Scelte quasi obbligate, visto che i soldi a disposizione sono sempre di meno. Quest’anno, l’amministrazione provinciale si è vista tagliare ben 5,8 milioni di euro di trasferimento dello Stato e altri 7 milioni di euro li ha persi nel corso degli ultimi tre anni.

Il taglio ai rimborsi benzina non porterà, di certo, grandi risparmi all’ente. Ma, come tiene a dire il presidente Guerino Testa, si tratta comunque di un segnale di austerità in un periodo in cui tutti i cittadini sono chiamati a fare sacrifici. «Il rimborso carburante», ha fatto presente il presidente, «incide solo in piccolissima parte sul bilancio dell’ente, ma l’esecutivo ha ritenuto che, in un momento di enormi difficoltà per il Paese e di restrizioni per i bilanci di tutti gli enti pubblici, fosse necessario limitare le spese della Provincia legate strettamente alla politica. È stata una decisione autonoma della nostra giunta, che ha accettato di tagliare quello che viene comunemente visto come un privilegio».

Era stato Il Centro, tempo fa, a segnalare, con diversi articoli, questo privilegio per i politici della Provincia che costa tra i 7.000 e gli 8.000 euro al mese. Ci sono consiglieri che hanno percepito sino ad oggi, con i rimborsi benzina, quasi uno stipendio di un funzionario pubblico. Il caso più eclatante è quello del presidente del consiglio comunale De Luca che ogni mese, per i suoi spostamenti dall’abitazione di Manoppello agli uffici della Provincia di Pescara e ritorno, ha percepito intorno ai 1.600 euro. Nella tabella pubblicata qui a fianco, riferita ai rimborsi dell’ottobre scorso, la somma erogata è stata pari a 1.613 euro, per 1.920 chilometri percorsi con la sua Mercedes.

Sino ad oggi, il calcolo è stato fatto con le tariffe dell’Aci che cambiano in base al tipo di auto e alla cilindrata. Più la vettura è grande e più è alto il rimborso. Tanto è vero, che nella tabella è indicato il nome di Linari due volte, perché nel corso del mese di ottobre ha cambiato auto. Anche Savini viene indicato due volte, perché ha cambiato residenza. Ora, il calcolo cambia completamente. Per tutti viene effettuato nella misura di un quinto del prezzo della benzina.

Facciamo un esempio per capire quanto si riduce il rimborso con il nuovo sistema di calcolo. Prendiamo un’auto di medie dimensioni, una Fiat Punto 1.400 di cilindrata. L’Aci prevede un rimborso pari a 0,51 euro a chilometro. Con il nuovo sistema, si deve calcolare un quinto del prezzo al litro della benzina, che si aggira in questi giorni su 1,6 euro. Calcolando un quinto di questa cifra si arriva a 0,33 euro, cioè poco più della metà del vecchio rimborso. Ma l’ente risparmierà solo qualche migliaio di euro al mese.

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