Regionali 2014, quattro in corsa per l'Abruzzo Ecco i candidati a sindaco e le liste presentate a Pescara, Teramo, Montesilvano e Giulianova

Chiodi, D'Alfonso, Acerbo e Marcozzi: ecco i candidati che si sfideranno nelle urne il prossimo 25 maggio per la Regione

PESCARA. A mezzogiorno si è chiusa la presentazione delle liste In Abruzzo, nel pomeriggio, quando si è preso coscienza di tutti i nomi in corsa, è cominciato il duello elettorale. L'attesa finita: sono ufficiali i nomi dei candidati alla presidenza della Regione e i nomi degli aspirantei consiglieri. E tra questi ultimi non mancano le sorprese, come la candidatura con il Centro Democratico di Giorgio D'Ambrosio, che ha fatto infuriare il Pd, e per quella di Davide Rosci nella file di Rifondazione comunista. Sono ufficiali anche candidati e coalizioni per le comunali che, nella nostra regione, interessano grandi centri come Pescara, Teramo, Montesilvano e Giulianova.

Quattro in corsa per la regione, polemica per le candidature di D'Ambrosio e Rosci. Presso la Corte d'Appello del capoluogo sono arrivate le candidature di quattro candidati governatori: Gianni Chiodi, Luciano D'Alfonso, Maurizio Acerbo e Sara Marcozzi. Il primo è il presidente uscente che cerca la riconferma guidando il centrodestra abruzzese. A sfidarlo è anzitutto l'ex sindaco di Pescara, alla guida del centrosinistra dopo le assoluzioni (in primo grado) nei processi a suo carico e l'ampia investitura ottenuta nelle primarie. Altra candidatura di sinistra è quella di Maurizio Acerbo con "Un'altra Regione con Acerbo". Sarà Marcozzi è infine la candidata presidente per il Movimento 5 stelle. Presso il Tribunale dell' Aquila, invece, sono state depositate 14 liste elettorali. A cominciare era stato ieri il Movimento 5 Stelle, l'unico insieme a Forza Italia a depositare la lista nella prima giornata. A chiudere è stato invece Centro Democratico che ha consegnato la lista cinque minuti prima della scadenza.

LE LISTE, I CANDIDATI PER LA REGIONE NELLE QUATTRO CIRCOSCRIZIONI Pescara | L'Aquila | Chieti | Teramo

Nel pomeriggio sono cominciate le polemiche. All'ultimo minuto è spuntata fuori a la candidatura di Giorgio D'Ambrosio,  al centro delle polemiche soprattutto dopo il clamore della vicenda Bussi, con il Centro Democratico di Bruno Tabacci. D'Ambrosio era stato al centro di molte polemiche nelle scorse settimane, specie da parte degli alleati del candidato di centrosinistra Luciano D'Alfonso, che contestavano la presenza dell'ex sindaco di Pianella nelle liste del Pd. E Idv e Sel avevano posto l'aut aut sulla candidatura di D'Ambrosio, tanto che il Pd pescarese alla fine lo aveva tolto dalla lista. «Ma ora sono candidato e vado avanti perchè la mia candidatura non è ritirabile», ha detto all'Ansa D'Ambrosio che prosegue: «Vogliono fare uscire Centro Democratico dalla coalizione? Così perdono le elezioni. Io sono di fatto uscito dal Pd - spiega - rispetto il codice etico e nessuno si può permettere di processarmi. Il mio referente è Tabacci, è lui che ha voluto la mia candidatura - chiude D'Ambrosio - e nessuno ha diritto di veti sulla mia persona». Ma la decisione non è andata giù al Pd: «Il Partito Democratico considera il comportamento di Centro Democratico grave e scorretto per aver candidato, all'oscuro della coalizione, Giorgio D'Ambrosio la cui candidatura è stata rifiutata dal Pd per ben due volte», è la dichiarazione del segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci. «Al momento per il Pd la coalizione di centrosinistra e il candidato presidente Luciano D'Alfonso, i candidati sono 239 e non 240».

Altre polemiche sono sorte per la scelta di Rifondazione Comunista, che partecipa con il proprio candidato alla Presidenza della Regione Abruzzo, Maurizio Acerbo, di schierare tra i candidati consigliere nel collegio di Teramo, Davide Rosci. Il giovane teramano, leader della formazione di estrema sinistra Azione Antifascista, è attualmente agli arresti domiciliari perchè sta scontando la condanna, confermata anche in Appello, a sei anni di reclusione per l'assalto al blindato dei carabinieri negli scontri a Roma, il 15 ottobre 2011. Rosci, che ha subito anche un processo per scontri politici a Teramo ed è stato assolto in primo grado, nonostante il procedimento giudiziario aperto, non ha carichi pendenti, per cui la sua candidatura è possibile. Più difficile poter svolgere una regolare campagna elettorale, visto che agli arresti domiciliari gli è vietato tenere contatti con persone diverse dai famigliari. Per Rosci non è la prima esperienza elettorale. Cinque anni fa si candidò a consigliere comunale e sfiorò per poco l'elezione, risultando il primo dei non eletti, sempre con Rifondazione Comunista.

Sfida a nove a Pescara, in campo 21 liste. Sono state 21 le liste presentate in Comune a Pescara per le elezioni Amministrative del capoluogo adriatico. Nove i candidati sindaci: Luigi Albore Mascia, Marco Alessandrini, Guerino Testa, Enrica Sabatini, Florio Corneli, Alessio Di Carlo, Roberto De Camillis, Vincenzo Serraiocco, Loredana Di Paola. Queste le liste presentate in ordine di tempo e fra parentesi i candidati sindaci delle stesse. Movimento Cinque Stelle Sabatini); Sinistra Ecologia e Libertà (Alessandrini); Lista Teodoro per Pescara (Alessandrini); La Grande Pescara (Di Carlo); Persone Comuni per Pescara (Alessandrini); Liberali Centro Democratico-Popolari per Pescara (Alessandrini); Difendere Pescara (De Camillis); De Camillis Sindaco (De Camillis); Progetto Pescara (De Camillis); Pescara a Colori-Abruzzo Civico (Corneli); Pescara Insieme Bene Comune (Alessandrini); Partito Democratico (Alessandrini); Fratelli D'Italia-An (Mascia); Nuovo Centro Destra (Testa); Pescara in Testa (Testa); Rinascita Popolare (Testa); Unione di Centro (Testa); L'Altra Città-Tsipras (Di Paola); Serraiocco Sindaco (Serraiocco); Pescara Futura (Mascia), Forza Italia (Mascia). Sono 6 i gruppi politici e le liste civiche che appoggiano il candidato sindaco Marco Alessandrini, 4 per Guerino Testa, 3 per il sindaco uscente Mascia, 3 per il presidente uscente del Consiglio Comunale Roberto De Camillis, e una ciascuna per Enrica Sabatini, Florio Corneli, Alessio Di Carlo, Vincenzo Serraiocco e Loredana Di Paola. «Ora la documentazione pervenuta fino alle 12 di oggi - ha spiegato il segretario generale del Comune di Pescara Antonello Langiu - verrà esaminata dalla Commissione Circondariale che poi validerà le liste che saranno ammesse alla consultazione elettorale del 25 maggio. Questo dovrebbe avvenire entro lunedì». Sempre lunedì si provvederà poi, una volta ufficializzata l'ammissione dei vari gruppi politici, all' estrazione dell'ordine dei vari simboli sulla scheda elettorale.

CANDIDATI, COALIZIONI E LISTE A PESCARA

Sei nomi per Montesilvano. Sono sei i candidati che si sfideranno per la poltrona di sindaco di Montesilvano alle elezioni del 25 maggio. Quindici, in tutto, le liste depositate in Comune. Gli aspiranti primi cittadini sono Manuel Anelli (M5s), Lorenzo Colazilli (Montesilvano l'altracittà), Attilio Di Mattia (Montesilvano che vogliamo), Marco Forconi (Forza Nuova), Francesco Maragno (centrodestra) e Lino Ruggero (centrosinistra). Resta fuori la Destra sociale, che avrebbe dovuto sostenere il candidato della coalizione di centrodestra. Secondo alcuni non sarebbero state raccolte le firme necessarie, ma per i rappresentanti del movimento si è trattato di un ritardo rispetto al termine ultimo per la consegna. Il Movimento 5 Stelle ha presentato una lista unica, così come Montesilvano che vogliamo, Montesilvano l'altracittà e Forza Nuova. Il candidato della coalizione di centrodestra è sostenuto da Forza Italia, Montesilvano Futura, Nuovo Centrodestra, Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Montesilvano in Comune, Vita di quartiere e Progetto Montesilvano. Il candidato di centrosinistra invece, da Pd, Montesilvano Democratica, Abruzzo Civico e Scegli Montesilvano - Lista Teodoro. Le liste verranno ora inoltrate alla Commissione circondariale, che dovrà valutarne la legittimità e l'ammissibilità. Sempre in Commissione, lunedì, verrà effettuato il sorteggio relativo alla posizione dei simboli sulla scheda elettorale.

CANDIDATI, COALIZIONI E LISTE A MONTESILVANO

Sette candidati e 15 liste a Teramo. Allo scadere del gong di mezzogiorno sono sette i candidati in corsa a Teramo per la carica di sindaco. Nelle ultime ore ha completato le liste Giorgio Giannella, di Officine Indipendenti, in campo con Prospettiva comune. Già ieri avevano formalizzato la candidatura Gianluca Pomante, con una sola lista chiamata Finalmente Pomante, il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Fabio Berardini, il Partito Democratico che ha presentato la candidatura di Manola Di Pasquale sostenuta anche dalla civica Teramo Cambia, riconducibile a Scelta Civica. Sei liste sono state presentate a sostegno del sindaco uscente Maurizio Brucchi (Ncd, Forza Italia e le civiche Futuro In, Al Centro per Teramo, Popolari per Teramo, Insieme per Te). Due liste civiche sosengono il candidato sindaco Berardo Rabbuffo: Libera Teramo, di cui è capolista il noto ginecologo Roberto Petrella, inizialmente intenzionato a candidarsi a primo cittadino, e Con Rabbuffo sindaco costituita dal Centro Democratico e dall’Alleanza dei liberali e democratici per l’Europa. A concluso gli adempimenti anche Graziella Cordone, sostenuta dalle civiche Città di Virtù e Sinistra PartecipAttiva.

CANDIDATI, COALIZIONI E LISTE A TERAMO

Giulianova, in sei sfidano Mastromauro. Sette candidati sindaco e 17 liste si sfideranno alle prossime elezioni comunali di Giulianova. Ad opporsi alla riconferma di Francesco Mastromauro (centrosinistra), Franco Arboretti, Gianluca Antelli, Nino Bertoni, Laura Ciafardoni, Fabrizio Retko e Margherita Trifoni.

CANDIDATI COALIZIONI E LISTE A TERAMO

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