Resta chiuso il tunnel della tragedia

Residenti e commercianti in rivolta. Del Vecchio: «Ma i lavori stanno per partire»

PESCARA. Il sottopasso di Fontanelle è ancora chiuso. Nell’agosto del 2014, la procura ordinò nuovamente la chiusura per il cattivo funzionamento delle pompe di sollevamento. Da allora nulla è stato fatto. O meglio, dal 2 dicembre del 2013, quando perse la vita Anna Maria Mancini nella sua auto finita nel sottopasso completamente allagato dalla pioggia.

I lavori promessi non sono mai partiti. E solo adesso si riapre qualche speranza. Proprio ieri il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Enzo Del Vecchio ha annunciato che venerdì prossimo verranno assegnati i lavori alla ditta Point, della provincia di Teramo, che ha vinto l’appalto.

«L’intervento verrà completato in due mesi», ha assicurato Del Vecchio, «e il 21 settembre ci sarà la consegna dell’opera completata».

Ma residenti e commercianti della zona sono esasperati. Vivono isolati da un anno. Temono che sia l’ennesimo annuncio di un intervento mai realizzato. E ieri, mentre il sindaco Marco Alessandrini e l’assessore Giacomo Cuzzi erano in conferenza stampa per presentare la futura apertura del mercato rionale in via Caduti per servizio, i cittadini protestavano per il sottopasso chiuso. «Questo è uno scandalo», ha detto un residente Bernardo Di Nicola, «è un anno che è chiuso. La settimana scorsa sono venuti qui gli operai con le pompe per togliere l’acqua. Nel giro di qualche giorno l’acqua è tornata».

«Da un anno, cioè da quando hanno richiuso il sottopasso, la mia attività è praticamente ferma», ha fatto presente Fabio Melena, titolare di una tabaccheria situata a pochi metri dal tunnel, «sto pensando di trasferirmi altrove, perché qui non lavoro più». «Non possiamo più uscire di casa», ha affermato Nicoletta Baldonieri, che ha la casa proprio a fianco del sottopasso, «l’acqua che stagna crea una puzza insopportabile e inoltre siamo pieni di zanzare. Non ce la facciamo più a vivere in queste condizioni». «Le attività commerciali di questa zona sono morte», ha rivelato Egidio Traversa titolare di un negozio di trasformazione dei prodotti ittici, «devono mandare l’ufficio d’igiene».

Il sottopasso, tra l’altro, resta ancora un pericolo. I residenti hanno raccontato che alcune sere fa un’auto ha sfondato le transenne che bloccano l’accesso ed è finita in mezzo all’acqua. È dovuto intervenire un carro attrezzi per rimuoverla.©RIPRODUZIONE RISERVATA