Ricatti a luci rosse a lady Bmw, confermata condanna a Barretta

La corte d’appello dell’Aquila conferma i sette anni e sei mesi inflitti a Ernani Barretta per truffa ai danni di Susanne Klatten

PESCARA. La Corte d’Appello dell’ Aquila ha confermato la condanna a sette anni e sei mesi per truffa aggravata, inflitta in primo grado dal Tribunale collegiale di Pescara, a Ernani Barretta, proprietario della country house «Rifugio Valle Grande» di Pescosansonesco ( Pescara), per la vicenda relativa ai ricatti a donne facoltose tedesche, tra cui Susanne Klatten, una delle maggiori azioniste della Bmw.

Per l’accusa Helg Sgarbi, che per questa vicenda sta scontando sei anni di carcere in Germania, agganciava le donne, Barretta invece filmava i rapporti sessuali. I giudici aquilani hanno anche confermato che Barretta dovrà risarcire circa 7 milioni di euro a Susanne Klatten, e oltre due milioni di euro e circa 400 mila euro alle altre due vittime. Dopo che saranno rese note le motivazioni, attese tra 90 giorni, il difensore di Barretta, l’avvocato Sabatino Ciprietti, valuterà se fare ricorso in Cassazione.

La Corte d’Appello ha inoltre respinto l’appello del pm Gennaro Varone contro l’assoluzione della moglie di Barretta, Beatrice, e dei figli Clelia e Marcello, e di Gabriele Franzischa Sgarbi, moglie del gigolò svizzero Helg Sgarbi. I giudici hanno anche revocato il sequestro dei beni dei figli e della moglie di Barretta.

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