Le macerie dell'hotel Rigopiano dopo la valanga

VERSO IL 18 GENNAIO

Rigopiano, Feniello: la politica stia fuori dalle cerimonie

Il padre del ragazzo morto nell'hotel a pochi giorni dall'anniversario della tragedia: non vogliamo gli indagati, e nel fascicolo manca il nome di D'Alfonso

ROMA. «Stiamo organizzando una commemorazione. La politica stia fuori, non vogliamo che qualcuno faccia campagna elettorale sulla nostra pelle». Lo dice in un'intervista a Radio Cusano Campus Alessio Feniello, il papà di Stefano, il giovane morto nell'hotel Rigopiano dove era con la ragazza per festeggiare il suo compleanno. Giovedì 18 sarà trascorso esattamente un anno dalla valanga maledetta che ha fatto 29 vittime.

Alessio Feniello

A pochi giorni dal primo anniversario della tragedia l'uomo ripete che secondo lui nell'inchiesta della Procura manca il nome del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso. «Mi dispiace che ad oggi non sia arrivato un avviso di garanzia anche a lui, che si vanta di lasciare la regione per candidarsi a Roma - dice Feniello -.  Questa volta ho fiducia nella giustizia. I magistrati e gli uomini della Forestale stanno facendo un ottimo lavoro, con un po' di buona volontà si può arrivare anche a D'Alfonso che ha delle responsabilità. Lui ha indirizzato le turbine dove gli faceva comodo, dove gli amici lo sollecitavano».

Ma l'invito a non esserci alle cerimonie vale  per tutti coloro  che sono già iscritti nel registro della Procura di Pescara. «Nel caso in cui questi personaggi indagati si presenteranno lì - conclude Feniello - io mi rifiuterò di partecipare. Non li vogliamo».