Marco Foresta legge la lettera del Comitato familiari vittime di Rigopiano alla presenza di Mattarella e Gentiloni. Accanto a lui Gianluca Tanda

Rigopiano, Mattarella ai familiari: "Non mi dimenticherò di voi" / VIDEO

Il presidente della Repubblica ha salutato uno ad uno i parenti delle vittime, e dopo il discorso di Gentiloni e la lettura delle istanze del Comitato ha garantito: "Vi chiamerò molto presto"

ROMA. E' durato circa un'ora l'incontro al Quirinale tra il capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni e i familiari delle vittime dell'hotel Rigopiano, 29 tra dipendenti e clienti del resort di Farindola (Pescara) morti sotto l'albergo distrutto da una valanga. Presenti anche alcuni sopravvissuti e alcuni rappresentanti dei soccorritori.

Rigopiano, i familiari: "Siamo rimasti soli". Mattarella: "Non vi dimenticherò"
Ecco il momento in cui Marco Foresta, orfano dei genitori morti nell'hotel Rigopiano il 18 gennaio 2017, legge davanti a Mattarella e Gentiloni la lettera del Comitato dei familiari vittime di Rigopiano. Dopo la lettura, il presidente Mattarella, commosso, dirà ai presenti: "Vi chiamerò molto presto, non mi dimenticherò di voi".

Prima del breve discorso iniziale di Gentiloni, Mattarella ha salutato a uno a uno i familiari, stringendo loro le mani e chiedendo dei cari defunti nell'albergo. Il presidente si era informato su tutti, e a ogni genitore, fratello, orfano, ha chiesto quali era i sogni, i programmi, le aspettative dei cari morti quel terribile 18 gennaio. Nel corso del suo intervento, il presidente ha affermato: «L'accertamento delle responsabilità e della sanzione delle responsabilità - cui ha fatto cenno il Presidente del Consiglio - è rimesso, nella sua indipendenza alla Magistratura cui guardiamo tutti con fiducia. Non è un problema soltanto vostro, quello di accertare cosa è avvenuto, perchè è avvenuto e le responsabilità. È un problema dell'intero Paese, anzitutto per motivi di giustizia e in secondo luogo per evitare che possano ripetersi tragedie come questa. È un impegno generale, non soltanto vostro. Mi auguro che vi sia oltre che una rete di solidarietà, un'attività concreta e impegnata delle Istituzioni, particolarmente di quelle più vicine sul territorio. Mi auguro che le Istituzioni riescano a trovare soluzioni e si impegnino individuando anche le soluzioni. Vorrei ancora una volta ringraziare - ha aggiunto Mattarella - i soccorritori che hanno operato con generosità e con grande abnegazione, hanno fatto il possibile. Tutti hanno seguito la loro azione e ancora una volta vorrei ringraziarli».

leggi anche: Rigopiano, i familiari delle vittime a Roma: "Ecco cosa chiediamo a Mattarella" / VIDEO In attesa di essere ricevuti al Quirinale dal capo dello Stato e dal presidente Gentiloni, i genitori, i fratelli e gli orfani della valanga leggeranno la lettera che sintetizza le loro richieste: "Ora impegni concreti"

Quindi il saluto ai familiari. Arrivato a Giampiero Parete, il cuoco sopravvissuto insieme alla moglie e ai due figli alla furia devastatrice della valanga, il presidente è stato subito "fermato": «Non perda tempo con me presidente», ha detto Parete «io ho già riavuto tutto. Saluti gli altri che hanno perso i propri cari». Visibilmente commosso, Mattarella ha poi dato la parola a Marco Foresta, orfano di padre e madre morti a Rigopiano, e al presidente del Comitato vittime Gianluca Tanda, che nel resort ha perso il fratello. E' stato il giovanissimo Marco però a leggere la lettera mentre al suo fianco lo ascoltavano Gentiloni e Mattarella. Nella lettera, il comitato ha chiesto a chiare lettere di far viaggiare la giustizia su due binari e nella stessa direzione. La legge Linate, poi Viareggio, può essere allargata anche a Rigopiano, in modo che le famiglie e gli orfani vengano tutelati anche sotto l'aspetto della ricerca della giustizia.

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E che soprattutto si faccia giustizia in tempi brevi, senza dimenticare che le famiglie colpite dal lutto, «a differenza degli indagati», ha sottolineato Gianluca Tanda «non possono permettersi costosi avvocati e periti». Mattarella ha risposto con decisione: «Vi chiamerò molto presto. Non mi dimenticherò di voi». Per Tanda e tutti i familiari una giornata "positiva": «Abbiamo visto negli occhi di Mattarella la commozione vera. Lui sa cosa significhi perdere tragicamente un familiare, sa cosa stiamo provando. Quello di oggi è un primo dialogo con lo Stato che, speriamo, porti dei risultati concreti, come la legge Viareggio». In ogni caso, i familiari delle vittime di Rigopiano da oggi si sentono meno soli.

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