Roberto, il documentarista pescarese premiato in Cina 

Il 23enne Montebello, ex studente del liceo Artistico, al Gold Lens Award si è classificato terzo su 105 partecipanti con un film su un villaggio del sud

PESCARA. Il giovane regista pescarese Roberto Montebello, 23enne allievo dell’Accademia delle belle arti di Macerata, ha ricevuto il terzo premio dei Gold Lenses Award per il film-documentario «Balance», girato nello scorso aprile nella Cina meridionale. Montebello nelle prossime settimane conseguirà la laurea triennale, e ha già iniziato a seguire i corsi del biennio per la specializzazione in cinematografia, sempre nell’ateneo marchigiano.
Sette mesi fa è stato scelto per partecipare al progetto «Looking China 2018», riservato a studenti-videomaker di accademie e università di tutto il mondo. Dopo la selezione, Montebello, ex allievo del liceo artistico di Pescara, ha indicato come sede del proprio progetto Zhuhai, città della Cina meridionale che conta circa un milione e mezzo di abitanti. Qui, dopo una prima fase di documentazione, ha centrato l’attenzione sul villaggio di Beishan, un antico borgo inglobato nell’area metropolitana di Zhuhai. Il giovane pescarese ha lavorato a Beishan per tre settimane, a partire dal 6 aprile, insieme a Francesco Cardinali, il professore dell’Università di Macerata che lo aveva prescelto per il progetto.
Con il supporto di una produttrice cinese, in cinque giorni il giovane pescarese ha portato avanti le riprese del documentario, intervistando gli abitanti del villaggio tenendo conto del tema assegnato, che era “Ecology, biology, lifeology”. «In pratica l’equilibrio tra uomo, natura, usi e costumi», spiega Montebello, «il tema di fondo del mio lavoro è stato quello di mostrare che in una metropoli come Zhuhai c’è comunque un piccolo villaggio che vuole mantenere le proprie tradizioni, e pur essendo circondato da un contesto all’avanguardia vuole rimanere così com’è».
Il soggiorno in Cina si è quindi concluso con una decina di giorni necessari al montaggio di «Balance», proiettato il giorno prima della partenza insieme agli altri lavori prodotti a Zhuhai. Contando gli altri studenti impegnati nello stesso progetto, anche in altre zone del Paese in un arco di sei mesi, i partecipanti a «Looking China 2018» sono stati complessivamente 103.
Fra gli oltre cento videomaker presenti, Montebello era tra l’altro l’unico ragazzo italiano. Nei giorni scorsi è arrivato il verdetto dei Gold Lens Award: dopo l’individuazione dei 15 film finalisti, al lavoro del documentarista abruzzese è stato assegnato il terzo posto ex equo insieme ad altri sei giovani.
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