I carabinieri forestali con le carte dell'appalto mensa sequestrate in municipio

PESCARA

Scandalo mense, sequestri in Comune

La Procura ipotizza il reato di frode in pubbliche forniture e invia i carabinieri forestali a prendere  le carte dell'appalto affidato all'Ati Cir food-Bio Ristoro 

PESCARA. Nell’inchiesta sulla refezione scolastica pescarese, dopo i malori di oltre 200 bambini, potrebbe scattare anche il reato di frode delle pubbliche forniture. Per verificare se l’associazione temporanea di impresa che ha vinto la gara il 14 luglio del 2015, Cir Food e Bio Ristoro, abbiano rispettato gli obblighi previsti dall’appalto, questa mattina, la Procura ha inviato a i carabinieri forestali a Palazzo di Città. Gli investigatori, diretti dal colonnello Annamaria Angelozzi e coordinati dal procuratore aggiunto, Annarita Mantini, sono andati dritti negli uffici del settore della Pubblica amministrazione dove hanno sequestrato tutta la procedura d’appalto della refezione scolastica. Si tratta adesso di analizzare la documentazione relativa agli obblighi contrattuali delle due società nei confronti del Comune di Pescara e, tra questi, anche il programma di autocontrollo e controllo igienico-sanitario, con i piani di pulizia e sanificazione assicurati dalle due società nell’offerta presentata alla gara d'appalto. In base a tutta questa documentazione, completa di capitolato ed elaborati tecnici, gli investigatori dovranno verificare se quanto previsto nel contratto è stato poi messo in pratica dall’Ati che ha vinto la gara e grazie al punteggio ottenuto anche per il programma di autocontrollo e controllo igienico-sanitario garantito nella loro offerta. (s.d.l.)

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