Sensi nell’arte tra cibo e futurismo

Nocciano, l’iniziativa della galleria teatina Trifoglio nell’azienda Mapei

NOCCIANO. Arte e cibo, dalla tavolozza del pittore alla tavola da pranzo con la linea di vini della storica azienda agricola Mapei dedicati al Futurismo. In linea con il claim dell'Expo di Milano l'associazione Trifoglio di Chieti ha offerto agli iscritti uno dei momenti più completi della programmazione in corso sul tema "I sensi nell'arte".

Con una due-giorni dedicata al rapporto tra arte e cibo, partita con la partecipata conferenza “Tra tavola da pranzo e tavolozza” – venerdì scorso a palazzo de Mayo, a Chieti, interventi di Alessandro Conti presidente associazione Trifoglio, Maria Cristina Ricciardi dell’ateneo d’Annunzio, Valerio Florio, della famiglia Tonini dell’agricola Mapei, Eliodoro D’Orazio, presidente di Slow food Abruzzo e Molise – e conclusa domenica a Nocciano con la visita dell'azienda Mapei, attiva sin dal 1813 e oggi gestita a conduzione familiare da Pietro Tonini, ingegnere elettronico, con i fratelli e la figlia Eleonora, agronomo.

«Produrre vino è un'arte» dicono, e nelle arti la famiglia Tonini ha frequentazioni illustri annoverando fra i propri antenati Dino Tonini, tra i fondatori del Futurismo nel Veneto. È così che l'azienda ha voluto dedicare la selezionata produzione vinicola, chiamando ogni vino col nome degli artisti della corrente d’inizio Novecento, «in riverente omaggio all'attualità del loro impegno».

Guidati da Eleonora Tonini, il gruppo ha visitato oliveti e vigneti e il frantoio aziendale prima del mini corso di assaggio dell'olio. «Il cibo è arte» annota il critico d'arte Cristina Ricciardi, «richiede competenza, esperienza e attenzione alla qualità. Anche il cuoco si muove in cucina fra tradizione e innovazione, come l'artista nel suo atelier. Un buon piatto è quello che rispecchia il gusto della contemporaneità così come l'opera d'arte lanciata nel futuro».

E per avvalorare il discorso l'esperta ha condotto l'uditorio in un affascinante viaggio attraverso la figurazione di grandi artisti che hanno scelto il cibo come soggetto per esprimersi. In anteprima il presidente di Slow food, D'Orazio, ha illustrato con una proiezione l'area Slow all'Expo 2015 di Milano.

L'appuntamento di Nocciano è stato completato con la visita della chiesa romanica di San Lorenzo e del convento Mapei, fino al castello che ospita il Museo delle Arti di Nocciano.

Jolanda Ferrara

©RIPRODUZIONE RISERVATA