Sesso ed estorsioni a luci rosse, due condanne

L'AQUILA

Sesso e ricatti a luci rosse, condannati dopo sette anni

Ordinanza di carcerazione per una coppia che nel 2012 venne arrestata per estorsioni e furto aggravato

PESCARA. Si chiude con un duplice ordine di carcerazione a carico di un uomo e una donna la vicenda di ricatti a luci rosse venuta alla luce sette anni fa con gli arresti della coppia. Nei giorni scorsi, i carabinieri di Rosciano hanno notificato a S.D.M, 33 anni, e alla sua ex convivente P.F, di 30, l’ordinanza di arresto della procura generale della corte d’Appello dell’Aquila. Per i due si sono aperte le porte del carcere. S.D.M, rintracciato a Città Sant'Angelo, è accusato di estorsione e furto aggravato: dovrà scontare 5 anni e 6 mesi; lei, arrestata a Catignano, per la sola estorsione, è condannata a cinque anni. I fatti. Nel 2012, la coppia era stata al centro di un’articolata indagine condotta dai carabinieri di Cepagatti in collaborazione con il nucleo operativo e radiomobile di Pescara e i militari di Rosciano e Pianella. Secondo le accuse, S.D.M e P.F avrebbero ordito una serie di ricatti nei confronti di diverse vittime. La donna si prostituiva e consumava rapporti sessuali in casa con i clienti. A costoro veniva poi detto di essere stati filmati. La minaccia era una cassetta Vhs che, in realtà, non conteneva nessuna immagine. Ma tanto bastava per portare a termine il ricatto: o pagavano somme di denaro, nell’ordine di qualche centinaio di euro, oppure avrebbero rischiato di far sapere a mogli, fidanzate, parenti e amici le loro storie di tradimenti.

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