IN VIA PIOMBA  

Settecento presepi in mostra con Mousiké

PESCARA. Il presepe più piccolo è racchiuso in un guscio di pistacchio e i personaggi della Natività sono realizzati con gli acini d’uva. È talmente minuscolo che bisogna osservarlo con la lente di...

PESCARA. Il presepe più piccolo è racchiuso in un guscio di pistacchio e i personaggi della Natività sono realizzati con gli acini d’uva. È talmente minuscolo che bisogna osservarlo con la lente di ingrandimento.
Ma poi ci sono anche i presepini realizzati nell’uovo di quaglia, nella ghianda, nella nocciola, nel ditale, con i bossoli di fucile.
E tra le novità di quest’anno, la Natività è rappresentata all’uncinetto, al tombolo, al punto e croce, con le perline e i ricami, frutto del lavoro sapiente e certosino di un gruppo di artigiani anche pescaresi.
Sono oltre 700 i presepi della collezione di Luciano Cupido, provenienti da 89 Paesi del mondo, in mostra da domani al 6 gennaio dalle ore 17 alle 19 nella sede dell’associazione culturale “Mousiké-Arte delle Muse” in via Piomba, 23, zona Tiburtina. L’ingresso è libero.
La mostra “Un mondo di presepi nella tradizione artigianale” sarà inaugurata oggi alle ore 19 ed è realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Etnodanza Momenti Arcaici.
L’esposizione delle centinaia di opere d’arte, create da mani ferme e fantasiose, è visitabile dalle scuole la mattina e per appuntamento prenotando ai numeri 347 3528329 oppure 3473423174.
I nuovi presepi, che il professor Cupido cerca con passione in ogni parte del globo, arrivano dal Canada, Turchia, Mozambico, Bali, Samoa, Thailandia.
E ancora, c’è quello della Liberia creato con i bossoli di fucile aperti o quella della Polonia fatto tutto con la carta argentata. C’è quello dentro la tenda indiana e quello abruzzese dei pizzi e dei tomboli. Non può mancare il presepe settecentesco in stile napoletano, ma con i personaggi che indossano costumi tradizionali di 22 paesi d’Abruzzo, tutti interamente realizzati a mano. L’opera è lunga 11 metri.
Da una foto del 1906, è riemerso il presepe di un antico portale di un negozio di Torre de’ Passeri della famiglia Cappola. E poi c’è anche il presepio di porta Flora di Civita d’Antino, località dell’aquilano nella quale l’artista danese kristian Zahrtmann aprì una scuola di pittura. La magia del Natale si rinnova in questa mostra che si arricchisce ogni anni di pezzi unici e preziosi, di tutte le taglie, colori, materiali, provenienti da tutto il mondo. «Mancano solo i presepi dei Paesi musulmani, introvabili» commenta Luciano Cupido che un giorno donerà la sua collezione «ad un museo oppure una chiesa». Intanto, per gennaio, è in preparazione un originalissimo e musicato presepe vivente. (c.co.)