Sisma, il Parlamento Ue  sblocca 1,2 miliardi di aiuti 

STRASBURGO. Un tesoretto di 1,2 miliardi di euro arriverà per la metà di ottobre nelle quattro regioni colpite dai terremoti del 2016-2017: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Ieri mattina il Parlamento...

STRASBURGO. Un tesoretto di 1,2 miliardi di euro arriverà per la metà di ottobre nelle quattro regioni colpite dai terremoti del 2016-2017: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
Ieri mattina il Parlamento Ue di Strasburgo ha votato e approvato in via definitiva - con 658 voti favorevoli, 6 contrari e 26 astensioni - lo stanziamento destinato ai 140 Comuni colpiti dai sismi. Toccherà ora al Governo italiano ripartirli fra le quattro regioni (e qui sarà decisivo il ruolo che saprà svolgere la giunta regionale nel far pesare le esigenze dell'Abruzzo) sulla base di una precisa relazione presentata all'Ue dalla Protezione civile italiana e in cui viene tracciata un'analisi delle necessità.
Alloggi temporanei (le cosiddette Sae, soluzioni abitative per l'emergenza), reti infrastrutturali (acquedotti, gasdotti, elettrodotti), interventi esemplari sul patrimonio storico e culturale come il recupero della Basilica di Norcia, operazioni di ricostruzione, di emergenza, di bonifica e di protezione dei monumenti: a tutto questo sono destinati i finanziamenti, come ha spiegato il relatore del rapporto sulla mobilitazione del Fondo di Solidarietà per l'assistenza all'Italia, Giovanni La Via (Ppe). Ora manca il via libera della Commissione alla modifica del bilancio 2017, che avverrà, ha assicurato l'europarlamentare, con «una procedura scritta urgente». Sorridente e soddisfatto – oltreché ben preparato e accorto sui contenuti del provvedimento – si è mostrato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani: «E' la cosa più bella che io abbia mai firmato», ha detto in riferimento al sigillo sulla modifica del bilancio 2017 che dà di fatto il via libera allo stanziamento per le regioni terremotate. E poi il monito: «Non sono finanziamenti a pioggia. Il Fsue non è un fondo che possa essere usato a piacimento, ma prevede criteri e destinazioni inequivocabili. Nello specifico», ha aggiunto Tajani, «c'è una lista molto complessa presentata dalla Protezione civile: pensiamo al rimborso dei pasti (dei volontari e dei soccorsi durante le fasi dell'emergenza, ndr) e ai danni alle infrastrutture». Non sono però contemplati i danni ai privati. «È l'erogazione più alta mai fatta dalla Ue», ha sottolineato il presidente del Parlamento Ue, ricordando anche «i 6-700 milioni stanziati per il terremoto in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia e il mezzo miliardo per quello dell'Abruzzo del 2009».
A questa cifra si aggiungerà una somma analoga proveniente dai fondi strutturali che potranno essere utilizzati senza il cofinanziamento del 50%, ma solo del 5%: altro denaro cash di cui una fetta ricadrà sull'Abruzzo.
Tajani è anche intervenuto sulla gestione post-sisma del 2009. «Alcune cose sono state fatte bene, altre sono state fatte male. Certamente si è risposto rapidamente ai cittadini per quanto riguarda la ricostruzione, poi con il passare del tempo ci sono state cose che non sono andate bene, penso alle inchieste della magistratura», ha concluso, «che ora dovrà verificare dove e come è stata violata la legge».
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