Scontro nel partito sulle opere pubbliche. Domani la resa dei conti in una riunione in Comune

Sospiri minaccia le dimissioni

Il capogruppo del Pdl pronto a lasciare dopo la lite con Mascia

PESCARA. Il Pdl è nel caos. Lorenzo Sospiri, dopo il duro attacco a Mascia sulle opere pubbliche bloccate, minaccia di dimettersi da capogruppo. Domani pomeriggio, ci sarà la resa dei conti.

E' stata convocata, per le 19, una riunione del gruppo in Comune - già fissata per giovedì scorso e poi rinviata per l'assenza di cinque consiglieri - per discutere dei problemi sollevati da Sospiri, riguardo ai lavori pubblici, a suo dire, quasi completamente fermi. Se in quella sede non si dovesse trovare una soluzione soddisfacente, il capogruppo potrebbe lasciare il suo incarico.
In vista di questo importante appuntamento, ieri una parte del partito si è riunita per esaminare la situazione politica. L'incontro si è svolto, intorno alle 13, in un bar di piazza Italia. Erano presenti il coordinatore cittadino del Pdl Andrea Pastore e il suo braccio destro Giuliano Grossi, il sindaco Luigi Albore Mascia, la consigliera regionale Federica Chiavaroli, l'assessore comunale Eugenio Seccia e il consigliere comunale Renato Ranieri. «Ci siamo incontrati come ogni sabato per l'aperitivo», ha minimizzato Mascia. Ma lo stesso sindaco ha poi confermato che l'argomento principale di discussione è stato proprio Sospiri e la sua minaccia di dimissioni.

L'attacco del capogruppo a Mascia, giovedì scorso, ha scatenato un terremoto in tutta la maggioranza. Sospiri ha invitato il sindaco e la sua giunta a «svegliarsi» per avviare le opere pubbliche promesse, ancora ferme. Ha poi chiesto di risolvere i problemi di una macchina comunale «lenta e macchinosa».

Parole che non sono andate giù al primo cittadino, che ha subito reagito invitando a sua volta Sospiri ad occuparsi di questioni istituzionali e non di quelle politiche e amministrative. «Sono stato costretto ad intervenire e ritengo di aver fatto bene a farlo», ha commentato ieri Mascia, «non si possono affrontare problemi del genere sui giornali. Sospiri ha sbagliato». «Io vengo dalla vecchia scuola politica», ha aggiunto, «quando i partiti non ammettevano uscite del genere dei capigruppo. Oggi, le cose sono diverse, ma non è comunque tollerabile un comportamento così». Buona parte del partito la penserebbe proprio come Mascia e domani, probabilmente, durante la riunione del gruppo, convocata da Sospiri, si andrà alla conta. Non è escluso, tuttavia, che l'appuntamento possa essere rimandato, perché il sindaco ha già avvertito che non sarà presente per un impegno istituzionale.

Il Pdl rischia di spaccarsi, mentre l'opposizione e il Fli già parlano di crisi politica e chiedono a Mascia di farsi da parte.
Tutto questo accade alla vigilia di scadenze importanti. Venerdì prossimo, il consiglio esaminerà l'importante delibera che ridisegna l'urbanistica della zona portuale di Porta Nuova ed entro breve tempo arriverà in aula anche una variazione di bilancio, per cui è necessaria la presenza di almeno 21 consiglieri durante la votazione.

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