Spesa farmaceutica, taglio di 40 milioni 

La denuncia del consigliere regionale M5S Pettinari. «Una mannaia per i poveri che non possono pagare le medicine»

PESCARA . Un taglio di 40 milioni di euro, su una spesa farmaceutica complessiva 347 milioni. «Una mannaia», ha detto ieri il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Domenico Pettinari, durante una conferenza stampa, «che andrà a peggiorare la già difficile situazione delle famiglie a basso reddito che rinunceranno alle cure, non potendo provvedere all’acquisto dei farmaci».
LA BLACK LIST. La delibera, ha spiegato Pettinari, è stata approvata lo scorso 6 maggio. Il taglio più sostanzioso è quello che riguarderà i farmaci a base di insuline ad azione lunga (7,2 milioni), gli antiaggreganti piastrinici, esclusa l’eparina (3,7 milioni), alcuni psicofarmaci a base di diazepine, oxazepine e tiazepine (quasi 3 milioni), vitamina D e analoghi (2,5 milioni). Un capitolo a parte è quello degli antibiotici. Nel 2018, come si legge nella delibera, in Abruzzo sono stati spesi quasi 19 milioni di euro (il 7,22% del totale) per gli antibiotici, con aumento del 4,7% rispetto all’anno precedente. Un dato che si pone al di sopra della media nazionale. Se la regione si allineasse «ai valori pro-capite italiani», si legge in delibera, il risparmio stimato potrebbe essere «di circa 4,4 milioni di euro».
ABRUZZO MAGLIA NERA. «I dati da gennaio a settembre del 2018», ha detto Pettinari, «non lasciano spazio a dubbi. siamo la sesta regione per spesa farmaceutica ospedaliera e addirittura la prima nel Paese per spesa farmaceutica territoriale convenzionata. Parliamo di una delle più importanti voci di costo della nostra sanità, cioè il 20% del conto del servizio sanitario regionale. Un esborso che andrebbe contenuto con uno studio serio e una programmazione che elimini le spese superflue, ma che continui a garantire l’accesso ai farmaci per tutti quei cittadini che ne hanno reale bisogno. E invece la Regione che fa? Un taglio di 40 milioni senza nessuna programmazione, costringendo le Asl a dare meno farmaci».
I MANAGER. In pratica, ha sottolineato Pettinari, con la delibera «si impongono ai direttori generali delle Asl dei tetti di spesa tra gli obiettivi da rispettare. Significa che se gli obiettivi non vengono rispettati i manager potranno avere una valutazione negativa, che potrà anche significare la revoca dall’incarico. Tutto questo, a cascata, si tradurrà nella diminuzione dei farmaci negli ospedali e in un numero minore di prescrizioni. In Abruzzo sono già migliaia le persone che hanno rinunciato alle cure, un numero destinato ad aumentare, così come il costo sociale che ne deriverà».
TAGLI PESANTI. Secondo il consigliere del M5S, «il taglio maggiore è previsto per la spesa farmaceutica convenzionata, con una riduzione attesa pari al 20% e riguarda i farmaci IV livello Atc, gli antibiotici e gli inibitori della pompa acida. L’assessore Nicoletta Verì deve darci delle risposte. Perché non c’è stata alcuna spiegazione pubblica? Cosa succederà nel resto dell’anno»?
LE PROPOSTE M5S. Pettinari lancia anche delle proposte. Per raggiungere l’obiettivo di ridurre la spesa farmaceutica, secondo il consigliere regionale «bisogna procedere innanzitutto con l’informatizzazione del servizio. Non è possibile che non esista un sistema che consenta alle guardie mediche, ad esempio, di sapere se lo stesso farmaco è già stato prescritto dal medico di famiglia, o al 118 che soccorre le persone in emergenza di sapere se sono in terapia e con quali farmaci». Secondo obiettivo, per Pettinari, è l’introduzione del farmaco monodose nell’intero sistema ospedaliero. «Esperimento», ha detto, «che in altre regioni ha garantito la riduzione del 20% della spesa. Infine», ha concluso, serve una campagna capillare, incisiva, per formare i cittadini affinché adottino uno stile di vita sano, con conseguente utilizzo consapevole dei farmaci».