Spoltore, pagano un istituto privato ma i vigilantes non si vedono

In alcune contrade i residenti hanno sottoscritto contratti da 40 euro al mese per paura dei furti in casa, ma le guardie giurate passano poche volte al mese. Tornano le ronde notturne dei volontari

SPOLTORE. Pagano per garantirsi il servizio privato di controllo notturno contro i ladri, ma le guardie giurate si fanno vedere poco, ancor meno di carabinieri e polizia. Puntuale arriva invece tutti i mesi la fattura da saldare all’agenzia di vigilanza. È quanto accade a Spoltore, dove nei mesi scorsi le “visite” dei soliti ignoti nelle case hanno scatenato il panico tra la popolazione in diversi quartieri.
Tenuto conto della ristrettezza di uomini e mezzi a disposizione delle forze dell’ordine, che quindi non ce la fanno a presidiare quotidianamente ogni angolo di territorio, sono sempre più numerosi i cittadini disposti a pagare vigilanti privati per sentirsi tranquilli e non trascorrere più notti insonni con l’incubo di ritrovarsi tra le mura di casa faccia a faccia con un malintenzionato.
Così, in seguito all’ondata di furti nelle abitazioni, che si sono concentrati per lo più nella frazione Santa Teresa, a contrada Santa Lucia, ma anche in altre zone di Spoltore, sia nei centri urbani che nelle aree a scarsa densità abitativa, nei rioni maggiormente interessati dai raid notturni dei ladri, nei mesi scorsi si sono presentati agenti commerciali incaricati da una società di vigilanza privata che hanno proposto ai residenti contratti di ispezioni nelle ore a maggior rischio delle incursioni dei malviventi.
Per 40 euro al mese, diverse agenzie assicurano controlli, con passaggi da effettuare davanti all’abitazione del cittadino che sottoscrive il contratto, dalle 22,30 alle 6,30. «Vabbè che sul contratto si parla di passaggi saltuari, ma il problema è che perlomeno dalle mie parti non si fanno mai vedere. Non passano proprio», racconta un residente di una periferia spoltorese, «forse anche i vigilanti, come carabinieri e vigili urbani hanno pochi mezzi e personale per assicurare servizi del genere. Non lo so. Certo è che, a casa mia, e non solo nella mia, li abbiamo visti davvero poco. Al contrario, da giugno, puntuali come orologi svizzeri, arrivano fatture e solleciti di pagamento. Non so nemmeno come fare per recedere dal contratto stipulato. Mi rivolgerò, con altri che stanno nella mia stessa condizione, a un’associazione dei consumatori. A noi sembrava una buona cosa, per riuscire a stare un po’ più tranquilli dentro casa. Se di notte, anche se non tutte, passa una guardia giurata che ispeziona la nostra abitazione, uno pensa che possa essere un deterrente per i ladri. Che li possa scoraggiare. Invece il servizio non ce l’abbiamo affatto, ci ritroviamo solo con una spesa in più. Da me saranno venuti sì e no 5-6 volte in quattro mesi». In diverse zone, anche nei Comuni vicini, i cittadini hanno anche organizzato ronde notturne anti-ladri con volontari.
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