Sport, quiz e teatro contro “il mal di scuola” 

Ecco alcune delle attività scelte da una équipe di insegnanti del liceo scientifico Leonardo da Vinci

PESCARA. Arrampicate, nordic walking, quiz matematici, creare un Tg, recuperare il dialetto abruzzese studiando l'inglese, risalire il fiume Pescara per realizzare un video denuncia insieme alle associazioni ambientaliste. Sono alcune delle attività scelte da una équipe di docenti del liceo scientifico Leonardo da Vinci per curare il «mal di scuola». Già, idee per superare quello strano mal di stomaco che colpisce numerosi studenti nel momento in cui varcano la soglia degli istituti superiori, in particolare nei primi due anni di frequenza.
E così tra qualche giorno a scuola scatta il progetto “Dài Vinci....I like it” che rientra nel programma operativo nazionale (Pon), il progetto del del ministero dell’Unioversità e della ricerca finanziato dai Fondi strutturali europei e che punta a ridurre il disagio dei giovani all'interno della scuola.
A presentarlo, nell'aula magna del liceo da Vinci, un gruppo di studenti dell'ultimo e penultimo anno che hanno animato in maniera molto allegra ed efficace, anche attraverso filmati originali e giochi di web, i moduli dentro i quali scorre il progetto.
«La nostra idea» spiega la professoressa D'Onofrio, leader del progetto «è quella di tradurre nel mondo di oggi le qualità di un genio come Leonardo Da Vinci e individuare il talento e le capacità cognitive di ogni ragazzo coinvolgendolo in attività extrascolastiche. Lo scopo è quello di far superare alcune fragilità caratteriali degli studenti e permettere loro di mettersi in gioco senza avvertire il timore del voto o di deludere le aspettative dei genitori. I nostri ragazzi sono nativi digitali, spesso non si riconoscono nelle metodologie didattiche usate ancora oggi ma che risalgono all'era di Gutemberg».
E allora, contro le fragilità e i fallimenti, le attività di carattere giocoso, con approcci innovativi e strumenti del digitale, tutti finalizzati a dare sostegno e rinforzo ma soprattutto di rendere protagonisti loro, gli studenti, del proprio processo di apprendimento. Ed ecco ancora il teatro, per conquistare la fiducia in sé, le interviste ai coetanei per socializzare, le camminate nordiche lungo il mare per allentare le tensioni e le scalate sulle pareti naturali della Maiella, che daranno più coraggio all'anima, educata anche alla salvaguardia del territorio.
Una parte importante del programma l'avranno certamente anche i genitori, con i quali sono previsti incontri che avranno lo scopo di dar loro strumenti e strategie per sostenere e sorreggere i figli nei momenti di maggiore difficoltà.
In tutto, sono venticinque i docenti coinvolti e un biennio, 240 ragazzi, da animare. Tutto nell’ottica di una scuola aperta h 24.
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