«Stop alla duna anche se si paga la penale»

Del Vecchio replica all’impresa che minaccia di chiedere i danni: «Bloccheremo l’appalto come ha richiesto il consiglio»

PESCARA. Il progetto della duna, dal costo di 1,4 milioni di euro, sulla riviera di Porta Nuova ha i giorni contati. L’amministrazione comunale è intenzionata a raccogliere immediatamente l’invito, a bloccare i lavori per la realizzazione dell’opera, contenuto nell’ordine del giorno approvato dalla maggioranza venerdì scorso in consiglio comunale. Lo ha rivelato ieri il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Enzo Del Vecchio.

La giunta, evidentemente, attendeva proprio il «la» del consiglio per poter procedere all’azzeramento dell’appalto, avviato dalla precedente amministrazione Mascia, di un’opera contestatissima. E non sembra aver sortito alcun effetto l’avvertimento lanciato, sempre venerdì, dal presidente della Confindustria di Chieti Paolo Primavera, titolare dell’impresa Cogepri che si è aggiudicata l’appalto della duna. L’imprenditore ha detto che chiederà i danni, se l’intervento dovesse essere revocato. «Questa opera», ha spiegato Del Vecchio, «ha creato sin dall’inizio un’assoluta contrarietà rispetto alle esigenze della città, dei cittadini e degli operatori commerciali. La precedente amministrazione se n’era accorta, tanto è vero che ha cercato di correggere l’altezza della duna, prima di 8-9 metri e poi ribassata a 5». «Il sottopasso di 60 metri di strada, in parte canalizzata e in parte sottoterra», ha continuato, «rappresenta un pugno allo stomaco del buon senso. Solo la galleria rappresenta il 70 per cento del valore economico dell’intervento».

Intervento che, a detta del vice sindaco, dovrà comunque cambiare. «Senza nulla togliere alla riqualificazione della riviera sud che deve comunque proseguire», ha osservato Del Vecchio, «il consiglio comunale ha espresso una posizione che rappresenta l’intera città». Da qui l’intenzione accogliere l’invito, contenuto nell’ordine del giorno, di «soprassedere dalla realizzazione dei lavori della duna, riprogrammando le risorse economiche per risolvere le criticità emergenti nella zona di Porta Nuova». «Ci riuniremo presto come giunta», ha rivelato Del Vecchio, «per prendere una posizione politica su questa questione, sollecitando il dirigente competente a revocare il provvedimento che, tra l’altro, si trova ancora nella fase di aggiudicazione provvisoria e, quindi, può essere revocato».

Il rischio di una richiesta di danni dell’impresa aggiudicataria non sembra spaventare il vice sindaco. «Primavera ha diritto a chiedere i danni», ha sottolineato Del Vecchio, «ma il danno subìto eventualmente dall’impresa per la mancata chance sarà di poche migliaia di euro, comunque non superiore a 10mila euro, perché il contratto d’appalto non è stato ancora sottoscritto. È un rischio che dovremo correre. Tuttavia, speriamo in una soluzione bonaria». La giunta, quindi, intende cambiare il progetto. «Procederemo al completamento della riqualificazione del lungomare continuando lo stile architettonico già scelto per i precedenti lotti», ha concluso, «i soldi risparmiati per la duna saranno destinati ai lavori anti-allagamenti a Porta Nuova».

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