Strada per Manoppello, i lavori sono partiti

Intervento da 3 milioni per sistemare l’arteria regionale 539, il cantiere era stato inaugurato a giugno

MANOPPELLO. Sono partiti i lavori per la sistemazione della strada regionale 539. Un cantiere da 3 milioni di euro che collega la località Fornaci di Manoppello al bivio per Serramonacesca. Il primo lotto di lavori realizzato anni fa era partito da Ponte Alba all'incrocio con la Tiburtina Valeria per fermarsi proprio alle Fornaci. In questa località, dove l'attuale nastro stradale attraversa il torrente Alba con un viadotto, sarà realizzato una rotatoria, mentre il ponte che, fra l'altro non consente il doppio senso di marcia, resterà come a servizio delle frazioni circostanti.

Il cantiere era stato inaugurato lo scorso giugno con una cerimonia alla quale, con il presidente della Provincia, ente che gestisce la strada di proprietà Anas ed il relativo finanziamento, erano presenti l'ex sindaco di Serramonacesca e vice presidente del consiglio provinciale Andrea Di Meo, fautore della conclusione dell’iter di approvazione del progetto, e il presidente della Regione Luciano D'Alfonso.

Durante i mesi scorsi c'erano state proteste da parte dei manoppellesi che attendevano l'imminente apertura del cantiere. Ma le ferie estive e il necessario lavoro preparatorio di allestimento e gli adempimenti burocratici, hanno fatto slittare a questi giorni l'atteso avvio dei lavori. La nuova strada così come è stata concepita risolve un problema di circolazione divenuto nel tempo impossibile da risolvere e pericoloso lungo tutto il tratto oggetto del progetto, poiché negli ultimi anni si è notevolmente incrementato il traffico veicolare soprattutto dei grossi mezzi ed autobus diretti al santuario del Volto Santo, costretti a fare marcia indietro nel caso si fossero incontrati sul ponte della Fornace. La speranza ora è che i lavori procedano speditamente, nel rispetto del cronoprogramma, che impone la fine delle opere in 198 giorni. Soddisfazione dei residenti. «Negli anni la mia attività di meccanico», dice Antonio De Luca, «è stata penalizzata per la mancanza di un’ idonea viabilità. Per realizzare il rondò ho ceduto bonariamente un ampio appezzamento di terreno». Dello stesso avviso Antonio Mucci e Paolo Di Carlo ai quali la nuova arteria viaria agevola il collegamento con le proprie case. L'opera è stata progettata dall’ingegner Giuseppe Di Nardo e dall'architetto Laura Marini. La strada avrà una carreggiata di 8,50 metri a doppio senso di marcia. Le corsie saranno di 3,25 metri con banchina laterale pavimentata e pendenza massima 8%. L'appalto è andato al Consorzio imprenditori edili (Cme), di Modena, consorziato con l'impresa esecutrice Di Carlo, di Casoli (provincia di Chieti).

Walter Teti

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