Sul treno senza biglietto picchia i poliziotti, preso 

Il 22enne, appena uscito dal carcere, voleva salire a tutti i costi su un Intercity È stato arrestato ma è tornato subito libero. Gli agenti della Polfer in ospedale

PESCARA. Voleva salire sul treno per Lecce senza acquistare il biglietto. Quando il controllore lo ha fermato e gli ha fatto notare che non era possibile, se l’è presa con gli addetti della polizia ferroviaria in servizio su quell’intercity. Li ha picchiati, mandandoli in ospedale, ma poco dopo è stato bloccato e arrestato, sempre dal personale della Polfer. È tornato libero dopo poche ore.
Protagonista del parapiglia avvenuto alla stazione centrale di Pescara un uomo di origine marocchina di 22 anni, che ha lasciato il carcere martedì dopo un periodo di detenzione per reati contro il patrimonio. Si è rimesso subito nei guai, nonostante fosse libero solo da poche ore.
Tutto accade la notte tra mercoledì e giovedì, attorno alle 3.30. Il giovane riesce ad entrare in stazione pur non avendo il biglietto. Approfitta della mancanza di controlli e si dirige ai binari. Prova a salire sull’intercity Bologna-Lecce ma si scopre subito che non ha il titolo di viaggio che gli consente di sistemarsi sul convoglio.
Non gradisce l’alt che gli viene imposto dal controllore e neppure il tentativo di rabbonirlo e fermarlo che scatta subito dal personale della polizia ferroviaria presente sul treno e che si occupa del servizio di scorta istituito sui convogli.
Il giovane pretende di salire, non vuole saperne del biglietto. E la polizia prova a fargli capire che non è possibile. Ma gli agenti che cercano di farlo ragionare rimediano calci e pugni, al punto che sono costretti a rivolgersi ai medici del pronto soccorso per farsi medicare.
Interviene il personale della polizia ferroviaria di Pescara, presente in stazione. Con il passare dei minuti il 22enne viene placato e accompagnato in ufficio per l’identificazione. Si scopre che nel corso della notte, un’ora prima, ha avuto atteggiamenti molesti altrove, infastidendo alcune persone incontrate sulla sua strada. E si appura anche che ha già avuto problemi con la giustizia, essendo uscito dal carcere meno di 48 ore prima.
Per il giovane scatta l’arresto. Gli vengono contestati i reati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. C’è il rischio che finisca di nuovo dentro. E invece no. Il suo arresto viene convalidato e il difensore chiede di patteggiare la pena. Il 25enne viene condannato a 6 mesi di reclusione ma la pena è sospesa per cui torna libero.
I poliziotti aggrediti finiscono allo “Spirito Santo” per i controlli. E vengono giudicati guaribili rispettivamente in 10 e 5 giorni.
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