PESCARA

Tabaccaia rapinata per la settima volta 

Bandito armato di coltello al punto vendita di via del Santuario: bottino di poche centinaia di euro 

PESCARA. Una rapina al congedo dell’anno, un altro colpo all’avvio di quello nuovo. Un refrain con il suono sinistro della malavita che segna - per la settima volta in 52 anni di attività - la vita di Maria Assunta Lancianese, tabaccaia di via del Santuario, che ieri pomeriggio è stata nuovamente minacciata da un bandito solitario che le ha portato via l’incasso della giornata e poi è fuggito a piedi, probabilmente con un complice che lo attendeva all’esterno. È accaduto tutto in pochi secondi, alle 18, quando anche i negozi intorno erano aperti, ma comunque nell’impossibilità per la donna di opporre qualsiasi resistenza di fronte a un malvivente che ha avuto gioco facile nell’impossessarsi di tutte le monete in cassa, intorno ai 50 euro, e delle banconote, per un totale di poche centinaia di euro.
L’uomo, giovane, a volto scoperto, forse un tossicodipendente, è stato visto scappare dai commercianti della strada con un complice e dileguarsi tra le vie laterali. Sono stati proprio loro a dare l’allarme, che ha consentito a una pattuglia dei carabinieri e a una volante della polizia di precipitarsi in pochi secondi sul luogo della rapina.
Enorme, lo sconforto per la titolare, ancora una volta preda di un raid senza ostacoli per chi l’ha presa di mira. Il 3 dicembre scorso, a fine mattinata, era stata rapinata da due uomini disarmati, italiani e con il volto coperto da passamontagna, che poi erano fuggiti a bordo di un’auto chiara. Maria Assunta era stata immobilizzata da un bandito, mentre l’altro aveva arraffato i soldi, anche in quale caso qualche centinaio di euro.
Un film già visto, per la tabaccaia pescarese, che non ha mai visto catturare i responsabile dei colpi che ha subìto. Ennesima beffa per chi da tempo ha smesso di credere nella giustizia.