Tagli per 400 alberi a rischio caduta

Di Pietro: «Ne abbattiamo 121 e ne ripiantiamo il doppio, gli altri verranno salvati con potature». Quindici le vie interessate

PESCARA. Sono in tutto 408 gli alberi a rischio in tutta la città. Ma non tutti verranno abbattuti. Quelli considerati estremamente pericolosi e irrecuperabili sono 121, gli altri potranno essere salvati con delle potature più o meno consistenti. Ecco qual è la situazione del verde pubblico nelle strade di Pescara. Ieri, l’assessore Laura Di Pietro ha finalmente svelato il contenuto del report che l’agronomo incaricato dal Comune Carlo Massimo Rabottini le ha consegnato nei giorni scorsi. Quel documento è stato stilato sulla base dei controlli, effettuati dall’esperto, che hanno riguardato 1.230 piante. E ora, sulla base dei risultati raggiunti, potranno partire i lavori per abbattere e potare le piante classificate a rischio.

«Ma quelle da togliere verranno subito rimpiazzate», ha assicurato l’assessore, «ne piantiamo 250, cioè il doppio di quelle da abbattere».

Assemblee pubbliche. Di questo si è parlato negli incontri che il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore Di Pietro, il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli hanno organizzato negli ultimi due giorni con i residenti di alcune strade interessate dai tagli. Mercoledì scorso, sono andati in via Vespucci e via Rigopiano; ieri, in via del Santuario, viale Kennedy e via Scarfoglio. Il ciclo di incontri si concluderà questa mattina, alle 12, quando sindaco e assessore vedranno le associazioni ambientaliste, le stesse che nell’aprile scorso avevano bloccato i lavori di abbattimento di alcuni pini in viale Regina Margherita, mettendo in dubbio il fatto che fossero effettivamente malati e, quindi, pericolosi. Ieri l’ex consigliere di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo ha però criticato l’amministrazione. «La sequela di incontri pubblici a distanza così ravvicinata», ha detto, «ma sembra una forma di partecipazione rabberciata».

Il report. Durante, questi incontri Alessandrini e Di Pietro hanno cercato di convincere i cittadini sulla necessità degli interventi. Un esperto del Comune, anche lui presente alle assemblee pubbliche, ha spiegato quali sono state le variabili considerate durante i controlli, ossia gli interventi fitosanitari, le potature, i parassiti, l’inquinamento ambientale. Sulla base di questi parametri, dopo aver valutato con un’attenta analisi gli alberi, l’agronomo ha emesso un verdetto, cioè ha indicato il rischio delle piante suddividendole in cinque categorie: gruppo D (rischio estremo), ossia alberi da eliminare; C/D (elevato), piante con propensione al cedimento senza carattere di imminenza; C (moderato), cure necessarie e monitoraggio continuo; B (basso), lievi difetti; A (trascurabile), pericolo di caduta solo per eventi non prevedibili.

Gli alberi inseriti nella categoria D, quella estremamente pericolosa, sono 121. Inizialmente erano 137, ma il Comune ha chiesto all’agronomo di riconsiderare la possibilità di salvarne alcuni declassandoli alla categoria inferiore. Nell’elenco dei salvabili con le potature sono stati quindi inseriti 287 alberi. «I lavori», ha fatto presente la Di Pietro, «partiranno in breve tempo ed entro la fine dell’anno verranno completati con le ripiantumazioni». Per gli abbattimenti ci vorranno 42mila euro, per le potature 58mila e per le ripiantumazioni 60mila. Totale 160mila euro.

Le vie interessate. Sono in tutto 15 le strade interessate dai tagli agli alberi. Il caso più grave è via del Santuario, dove verranno abbattuti 30 pini malati o pericolosamente inclinati sulla strada.

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