Tassa sui turisti bloccata dallo scontro in consiglio

L’opposizione contesta la nuova imposta, presentati oltre 700 emendamenti «Arriva in un momento sbagliato e non si sa dove finiranno i soldi incassati»

PESCARA. La tassa di soggiorno si è già arenata. Ieri l’opposizione, nel primo giorno di discussione del provvedimento, è riuscita a bloccare l’esame della nuova imposta con 710 emendamenti, presentati in gran parte per fare ostruzionismo. La battaglia in aula proseguirà stamattina. Il centrodestra non intende far passare il nuovo balzello. Lo ha detto a chiare lettere il gruppo di Forza Italia. «Questa tassa», hanno scritto in una nota i consiglieri, «arriva nel momento meno opportuno per una città come Pescara con il mare non balneabile, l’aeroporto quasi chiuso e dove non sappiamo se ci sarà qualche turista che sceglierà i nostri alberghi per le proprie vacanze».

«Soprattutto non permetteremo», hanno proseguito gli esponenti di Forza Italia, «l’istituzione di un’imposta senza sapere prima come verranno utilizzati quei soldi. Non possiamo concepire che vengano utilizzati per qualche sagra di quartiere o concertini che nulla hanno a che vedere con il turismo».

Ancora più esplicito è stato il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco. «Con i capitoli di bilancio del turismo e della cultura che prevedono 100mila euro l’uno e il contributo per Ironman di 25mila euro già stanziato», ha fatto presente D’Incecco, «gli assessori al turismo e alla cultura Giacomo Cuzzi e Giovanni Di Iacovo hanno abbastanza risorse per fare le proprie attività». «La tassa di soggiorno», ha continuato, «è solo il pretesto per racimolare altri fondi senza avere nemmeno l’idea di come impiegarli, vista l’inconsistenza di un piano marketing privo di idee concrete e di indirizzi strutturali. L’assessore Cuzzi ha inoltre comunicato di avere certezze sulla costituzione di un fondo di 250mila euro per capoluogo di provincia che la Regione dovrebbe stanziare per le attività turistiche. Allora a cosa serve questa imposta?».

Ma nel regolamento per l’istituzione dell’imposta di soggiorno, presentato ieri in consiglio, vengono indicati gli obiettivi. In particolare, il Comune conta di utilizzare gli incassi per progetti di sviluppo della vocazione turistica, interventi di manutenzione e recupero dei beni culturali, sviluppo di punti di accoglienza ed informazione, confinanziamento di progetti promozionali, incentivazione di progetti volti a favorire il soggiorno di giovani, famiglie e anziani.

La tassa dovrà essere corrisposta per ogni pernottamento in alberghi, pensioni, case vacanze, fino ad un massimo di sette pernottamenti consecutivi. La spesa sarà di un euro al giorno per persona.

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