Tassa sui turisti nel caos Salta l’aiuto ai negozianti

I revisori dei conti bocciano la proposta del centrodestra di ridurre l’imposta per l’occupazione del suolo. Oggi riprende la trattativa con la maggioranza

PESCARA. Tramonta l’ipotesi di ridurre il Canone per l’occupazione del suolo pubblico ai negozianti e agli ambulanti utilizzando, con una partita di giro, gli incassi della tassa di soggiorno. Ieri sera, i revisori dei conti hanno bocciato questa proposta presentata dai consiglieri di centrodestra nell’ambito della trattativa sull’approvazione del nuovo tributo da applicare ai turisti che verranno a Pescara. Il negoziato è andato avanti per tutto il giorno, mentre la seduta del consiglio comunale è stata sospesa per l’ennesima volta per consentire ai consiglieri di maggioranza e opposizione di arrivare ad un’intesa. Intesa che sembrava giunta ad un passo dal traguardo, ma il responso dei revisori ha fatto saltare tutto. E stamattina si riprenderà a dialogare tenendo ben presente l’avvertimento dei revisori e cioè che un Comune in predissesto, come quello di Pescara, non può ridurre le tasse fino a quando non avrà risanato i suoi conti. I consiglieri di centrodestra, almeno fino a ieri sera, non avevano in serbo altre proposte da presentare al tavolo della maggioranza. Ma c’è la volontà da entrambe le parti di chiudere entro oggi. «La nostra richiesta era quella di un abbassamento delle altre imposte», ha commentato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli.

L’idea avanzata dal centrodestra, infatti, era quella di utilizzare parte dell’incasso derivante dall’applicazione della tassa di soggiorno per recuperare dai capitoli in bilancio riservati al turismo e alla cultura i soldi necessari a ridurre del 25-30 per cento il canone (Cosap) a commercianti e ambulanti che occupano il suolo pubblico con dehors, tavolini all’aperto e stand. Il restante 20 per cento della nuova tassa sarebbe dovuto andare al risanamento del bilancio.

Se la proposta fosse stata accolta, il centrodestra avrebbe ritirato i suoi emendamenti, in gran parte ostruzionistici. «Siamo alla verifica tecnica», aveva detto in mattinata Antonelli, «ma si avvicina l’intesa». Sarebbero restati in piedi gli emendamenti presentati dai consiglieri del Movimento 5 Stelle che ieri mattina, appresa la notizia della morte del loro leader Gianroberto Casaleggio, non hanno preso parte agli incontri. «Anche su questo fronte», aveva assicurato Antonelli, «si è registrata la disponibilità della maggioranza ad accogliere le loro richieste sull’indizione di un bando pubblico per assegnare la realizzazione di un piano marketing».

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