Tassa sui turisti verso il via libera

Blasioli fa decadere gran parte degli emendamenti. L’opposizione: ricorso al Tar

PESCARA. La tassa di soggiorno è ad un passo dall’approvazione definitiva. Ieri, il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli ha fatto decadere la gran parte degli emendamenti presentati dall’opposizione con lo scopo di paralizzare i lavori dell’aula. La reazione del centrodestra e del Movimento 5 Stelle è stata immediata. «Presenteremo ricorso al Tar per far annullare la delibera», hanno detto quasi in coro i consiglieri di minoranza.

Blasioli ha giustificato la sua iniziativa citando una sentenza del Tar del Veneto del 2005 emessa sulla base di un ricorso presentato dai consiglieri di opposizione del Comune di Verona. Ricorso rigettato dai giudici. In sostanza, i consiglieri di opposizione avevano contestato la cancellazione di tutti gli emendamenti presentati, dichiarati inammissibili in quanto emulativi e seriali alle proposte di deliberazione della maggioranza. «Una cosa è compromettere i diritti della minoranza», avevano scritto i giudici, «altra cosa è salvaguardare le esigenze di efficienza e celerità nell’espletamento delle funzioni istituzionali e questa è la corretta funzione della norma regolamentare in controversia».

In base all’intervento di censura praticato da Blasioli, restano ora da discutere una novantina di emendamenti di tipo aggiuntivo che dovrebbero essere esaminati oggi. Dopodiché si procederà al voto sulla tassa.

Dure le critiche giunte dall’opposizione. «Da oggi», ha commentato Erika Alessandrini (Movimento 5 Stelle), «il primo consigliere che arriva e modifica una delibera, farà decadere tutti gli altri emendamenti presentati. Così, il presidente del consiglio comunale toglie all’opposizione il diritto di fare il proprio lavoro». «Questa scelta di Blasioli crea un precedente pericoloso», ha affermato Carlo Masci (Pescara futura), «in futuro altri presidenti potranno fare lo stesso». «Non si può richiamare l’inammissibilità di un emendamento in cui si fa presente che a Pescara non c’è una consistente presenza turistica», ha detto Marcello Antonelli (Forza Italia), «in questo modo l’opposizione non può esprimere nemmeno un’opinione». (a.ben.)

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