«Tasse super per risanare i conti»

Alessandrini: Imu e Irpef non possono scendere, ma la Tari è stata già ridotta

PESCARA. «La condizione di predissesto del Comune comporta un rigido regime fiscale, con le tasse al massimo, perché lo stabilisce la normativa vigente sugli enti in predissesto e dissesto». Così il sindaco Marco Alessandrini (nella foto a destra) spiega la decisione della sua amministrazione di mantenere allo stesso livello massimo, come l’anno scorso, le aliquote e le tariffe delle imposte comunali, ossia Imu, Tasi e addizionale Irpef, nel bilancio dell’anno prossimo approvato in giunta la scorsa settimana.

«È una strada obbligata», fa presente, «che ci ha visto impegnati sin dall’insediamento affinché il Comune potesse uscire dalla notevole esposizione debitoria verso le imprese e i fornitori e recuperare la capacità di tornare ad investire su manutenzione e opere pubbliche». «Abbiamo lavorato su tutto ciò che si poteva fare», precisa il sindaco, «con l’obiettivo di assicurare alla città lo stesso livello qualitativo dei servizi e non gravare oltre. Grazie a questa azione la pressione fiscale, ovvero le tasse che pagano i cittadini pescaresi, si è ridotta. Questo è accaduto sia grazie alle misure prese dal governo Renzi, che ha eliminato l’Imu sulla prima casa, sia perché nel biennio 2015-2016 abbiamo ridotto la Tari (la tassa sui rifiuti, ndr), promuovendo agevolazioni, sia alle famiglie, che a seconda della tipologia verranno a pagare anche fino al 17,50 per cento in meno, sia alle imprese commerciali, per cui sono previste tariffe con decrementi fino al 9 per cento».

Il risanamento dei conti, dunque, ha già prodotto importanti risultati. «Nonostante la riduzione della pressione fiscale», aggiunge Alessandrini, «e grazie alle politiche di spending review adottate dall’ente, il Comune già a partire dall’anno prossimo tornerà ad avere delle risorse finanziarie per la manutenzione e le opere pubbliche con effetti che si vedranno già con l’approvazione del bilancio 2017-2019». «Con la riduzione della spesa corrente», conclude, «si è avuto un risparmio di 6 milioni, con una previsione di ulteriori 7 milioni nel 2017». (a.ben.)

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