Telecamere per una città sicura Tolleranza zero contro gli incivili 

Dopo l’appello dei pescaresi alla politica, Sulpizio svela il piano della nuova amministrazione «Nuovi monitor e più controlli dei vigili urbani. Faremo rispettare il regolamento per il decoro»

PESCARA. «Il degrado chiama degrado, noi abbiamo già il regolamento interno della polizia municipale. Si tratta di implementarlo con le ultime leggi e di farlo rispettare».
L’assessore alla Sicurezza urbana, Adelchi Sulpizio accoglie l’appello affidato dai cittadini al Centro, sul giornale di ieri, e risponde punto per punto a quello che intende fare con la nuova giunta «per restituire a Pescara, e ai pescaresi, decoro e sicurezza». Una ricetta, quella del neo assessore della Lega con deleghe anche alle politiche sociali, alla riqualificazione sociale, alle aree degradate, alle manutenzioni e alla videosorveglianza che parte sì dal rispetto delle regole, ma anche e soprattutto dalla sicurezza.
Assessore, come intende garantire la sicurezza?
«Credo che uno degli elementi fondamentali sia quello di utilizzare gli strumenti tecnologici, mi riferisco agli impianti di videosorveglianza nei quali credo tantissimo. Per questo stiamo facendo un’analisi di tutte le risorse disponibili, e di come implementarle, per poter procedere a stretto giro con l’installazione di nuove telecamere. Abbiamo una cifra ragguardevole e sono convinto che questo intervento darà un’immediata percezione della sicurezza, a cui ovviamente va affiancato il lavoro e la presenza della polizia municipale e delle altre forze di polizia. È questa la prima risposta che intendiamo dare, perché quando un’area è videosorvegliata si fa prevenzione anche per quello che concerne il degrado. Anche i maleducati ci pensano due volte prima di sporcare la città».
Ma il degrado è dato anche da erbacce, buche, dalle aiuole spoglie e sporche: la manutenzione spicciola. Come pensa di intervenire?
«Uno dei grossi problemi del nostro Comune è la carenza di personale interno, tantissima gente andrà in pensione quest’anno e la difficoltà più evidente è proprio la riorganizzazione dei servizi sulla base delle forze che restano. Certo, i 50 giardinieri che aveva Pescara qualche decennio fa oggi sono impensabili. Ma l’obiettivo è rimpinguare il personale del Comune».
E nel frattempo?
«Nel frattempo, ad esempio per le strade danneggiate dal maltempo dei giorni scorsi, ci siamo affidati a cinque ditte esterne che stanno intervenendo su buche e voragini mentre in contemporanea sono ripartiti gli asfalti su numerose strade cittadine. E si proseguirà anche nei prossimi giorni. Abbiamo già fatto via Mazzini, oggi (ieri ndr) le strisce per i parcheggi su viale Regina Elena. L’ordine e il decoro di una città passano anche da questo. Voglio però ribadire la volontà di questa amministrazione a intervenire proprio in questo senso, prova ne è l’aver istituito un assessorato alla Sicurezza urbana che farà da collante tra le istanze dei cittadini e le autorità preposte a risolverle. Ognuno per le proprie competenze, all’interno dell’amministrazione, farà le sue ricognizioni, andando sul posto, verificando i bisogni dei cittadini».
Ci sono però anche i cittadini maleducati, come pensate di far rispettare le regole a tutti?
«Intanto andando a riprendere il regolamento vigente della polizia municipale, quello relativo all’ordine e al decoro cittadini e integrandolo con le ultime misure nazionali. E poi facendole applicare in maniera incisiva. Per questo contiamo tanto sulla polizia municipale, per far rispettare il decoro cittadino. Un’attenzione particolare sarà data a chi non pulisce gli escrementi dei propri animali sui marciapiedi. È una delle lamentele che ho raccolto con più insistenza da parte dei cittadini e a questo punto è importante anche nei con fronti di chi invece pulisce e rispetta le regole».
C’è anche la questione dei bivacchi.
«All’interno della polizia municipale ci sono squadre dedicate proprio a fronteggiare questo aspetto: ci saranno più controlli, senza tolleranza. Pescara deve tornare la città dove i ragazzi possono stare fuori fino a tardi senza timori. Parte tutto da qui, dalla sicurezza, ed è questa la prima risposta che vogliamo dare. Ma per il decoro è indispensabile l’apporto e il buon esempio dei cittadini».
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