Tenta il suicidio con le bombole del gas 

Popoli, in corso Gramsci strage sventata grazie al figlio che ha avvisato vigili del fuoco e carabinieri. La donna è in ospedale

POPOLI. Si è temuta una tragedia, ieri pomeriggio, a Popoli. In corso Gramsci una donna ha aperto in casa alcune bombole di gas e sarebbe bastato un nonnulla per far accadere il peggio. Ma l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri ha consentito di far rientrare l’allarme, che ha coinvolto tutta la zona, centralissima e quindi di passaggio per veicoli e pedoni.
Tutto è accaduto dopo le 18, anche se la ricostruzione dei fatti al momento è solo frammentaria e soprattutto non si conoscono le cause del gesto estremo della donna, una 53enne di origine russa che si è fatta travolgere dallo sconforto.
Sarebbe stato il figlio a chiedere aiuto ai carabinieri, segnalando la presenza della madre in casa. E da lì sarebbe partito tutto, con l’allarme lanciato dai militari dell’Arma ai vigili del fuoco, intervenuti in piazza con il personale volontario di Popoli (la responsabile della squadra è Gabriella Antolini).
Era urgente, in quei minuti, aprire la porta di casa della donna, perché avendo a disposizione alcune bombole di gas avrebbe potuto fare di tutto. E andava fermata per tempo, non solo per salvarla ma anche in considerazione della situazione particolare: il palazzo in cui vive, infatti, è circondato da diverse attività commerciali e al di là della strada ci sono altre abitazioni, oltre a quelle confinanti con l’edificio.
I vigili hanno dovuto aprire la porta dell’alloggio che appariva saturo di gpl. E subito dopo hanno arieggiato l’abitazione e chiuso le bombole, trasportandole fuori dalla casa. E in questo modo hanno evitato che si verificasse una esplosione che avrebbe determinato una tragedia, con il crollo del palazzo (abitato solo un parte). In tutto sono state contate sette bombole.
La donna, che si sarebbe anche procurata delle ferite, è stata soccorsa dal personale del 118 (la centrale operativa ha attivato la medicalizzata di Popoli). Le prime cure sono state prestate all’ospedale di Popoli, dopodiché la 53enne, sotto choc, è stata trasportata a Pescara per gli accertamenti e le terapie del caso. Un po’ per volta l’allarme è rientrato, tra corso Gramsci e piazza XX Settembre, e la preoccupazione è andata via via scemando, sapendo che non c’erano più pericoli per i residenti e per i tanti commercianti che lavorano in questa zona e per i clienti delle attività.
Ora vanno comprese le motivazioni di una scelta tanto estrema da parte della donna che potrebbe non essersi resa conto delle possibili conseguenze del suo gesto. Ma l’intervento dei carabinieri e dei vigili del fuoco ha evitato qualsiasi conseguenza proprio mentre l’odore di gas cominciava a sentirsi in maniera forte all’esterno della sua abitazione.
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