Teramo vince la sfida in Abruzzo 

Sole 24 Ore: Pescara ottava per cultura e tempo libero, ma nella classifica generale la regione non brilla

PESCARA. È Teramo la provincia abruzzese dove si vive meglio. A fotografare la qualità della vita nel Bel Paese, nel corso del 2017, è un’indagine del Sole 24 Ore, realizzata sulla scorta di dati provenienti da ministeri, enti e istituti di statistica certificati. Una graduatoria, se si fa eccezione per alcuni indicatori, che relega le province abruzzesi in basso, oltre metà classifica, ma che segna anche alcune performance importanti, come la risalita di Teramo e Pescara, rispettivamente, di 16 e 19 posizioni rispetto al 2016. In discesa, invece, L’Aquila e Chieti, che perdono quattro posizioni l’una, e tre l’altra. Analizzando i dati per singoli indicatori viene fuori il ritratto di una regione con tanti problemi, ma anche con punti di eccellenza dai quali ripartire per disegnare lo sviluppo futuro. È il caso, ad esempio dell’export, che vede la provincia di Chieti al terzo posto assoluto nella graduatoria nazionale. Le altre, purtroppo arrancano, con il 62° posto di Teramo, l’85° dell’Aquila e l’86° di Pescara, che si pone addirittura al di sotto del capoluogo terremotato.
Un altro indicatore importante è quello che vede l’Abruzzo ai vertici della classifica delle lauree possedute: L’Aquila è al sesto posto nazionale, seguita da Pescara (7), Teramo (10) e Chieti (15). Ulteriore primato abruzzese è quello che vede Pescara all’ottavo posto della classifica per quanto riguarda cultura e tempo libero, seguita a distanza da L’Aquila (20), Teramo (21) e Chieti (47).
E ora i record negativi. È oltremodo curioso constatare, ad esempio, che nella regione verde d’Europa, che ha fatto un vanto delle proprie aree protette, in tema di ambiente e servizi L’Aquila è solo all’85° posto, seguita da Pescara (87), Teramo (104) e Chieti (108). Per il settore giustizia e sicurezza il primato va a Chieti (37), seguita da L’Aquila (40), Teramo (71), e Pescara (102). Oltre la metà della classifica anche per quanto attiene a ricchezza e consumi, con Chieti in testa (67), seguita da Teramo (72), L’Aquila (75), e Pescara (85). Ed ecco il Pil pro capite, indicatore secondo il quale è L’Aquila la provincia abruzzese meglio piazzata (55° posto), seguita da Pescara (57), Chieti (58) e Teramo (67). Una tendenza in parte confermata dall’andamento dei depositi bancari, con L’Aquila al 60° posto, seguita da Pescara (64), Teramo (69), e Chieti (71). La provincia di Pescara, invece, è quella dove le pensioni sono più alte (72° posto), seguita da Chieti (83), Teramo (88) e L’Aquila (103). È Chieti la provincia con minor numero di protesti pro capite (64° posto). Un po’ di più ne hanno Teramo (73° posto), L’Aquila (91) e Pescara (101), la realtà più “protestata”. Il tasso di occupazione vede ancora le abruzzesi ben al di sotto di metà classifica, con il capoluogo di regione al 65° posto, seguito da Chieti (66), Teramo (69) e Pescara (72). La provincia con minor numero di disoccupati, tra la popolazione giovanile, è quella di Teramo (40° posto), seguita da L’Aquila (56), Chieti (68) e Pescara (75). Ben piazzata sulla classifica nazionale, e prima in quella abruzzese delle imprese registrate, è ancora Chieti (13° posto), seguita da Teramo (15) e Pescara (19). Cenerentola la provincia dell’Aquila, al 57° posto. Il report del Sole 24 Ore non si limita ai dati economici, ma fotografa anche le abitudini degli italiani. Sarà un effetto del terremoto, ma in quanto ad acquisti online, ad esempio, L’Aquila si piazza al 7° posto nazionale. Le altre province la seguono a bella distanza, con Teramo al 79°, Chieti (85) e Pescara (88). Per quanto riguarda i farmaci, invece, è Teramo la provincia meno spendacciona (42° posto), seguita da L’Aquila (61), Pescara (63) e Chieti (70). In tema di spesa sociale la provincia più attenta ai bisogni dei propri cittadini è Pescara (69° posto), seguita da Chieti (70), L’Aquila (889 e Teramo (89). Infine, la banda larga: a guidare la classifica delle abruzzesi è Pescara (39° posto), seguita nella parte bassissima della graduatoria da L’Aquila (85°) e Chieti (105). Chiude Teramo, all’ultimo posto (il 106°) con Imperia, Medio Campitano, Ogliastra e Olbia.
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