il caso caramanico 

Terme, il 25 giugno vertice per i lavoratori

PESCARA. «Paolucci e Mazzocca si dicono preoccupati per il nostro silenzio, ma noi siamo preoccupati perché continuano a strumentalizzare la realtà». È quanto affermano gli assessori Mauro Febbo,...

PESCARA. «Paolucci e Mazzocca si dicono preoccupati per il nostro silenzio, ma noi siamo preoccupati perché continuano a strumentalizzare la realtà». È quanto affermano gli assessori Mauro Febbo, Nicoletta Verì, Nicola Campitelli, Piero Fioretti e il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, sulla situazione delle terme di Caramanico. «Hanno governato per 5 anni», sottolinea Febbo, «ma non si sono accorti del dissesto economico e finanziario in cui versava la società che gestisce terme e albergo. Fanno riferimento a fondi per 1 milione e 700 mila euro, relativi al periodo 2016-2018, ma dimenticano di spiegarci perché non li hanno erogati». «Quella di Caramanico», spiega l'assessore alla Salute Verì, «è una struttura accreditata per le cure termali con un budget di oltre 3 milioni, ma non sono riusciti a utilizzarli integralmente negli anni 2016, 2017 e 2018, nel corso dei quali la situazione delle terme è peggiorata. Per questa struttura manca la contrattualizzazione che non può prescindere dal processo di riconversione e dall'effettivo bisogno assistenziale su base regionale. Al momento stiamo lavorando a un progetto per le terme di Caramanico da presentare al tavolo di monitoraggio». In merito ai 900mila euro previsti dalla legge di stabilità 2019, l'assessore Campitelli spiega che si tratta «di risorse che non sono assegnate all'attività sanitaria diretta ma solo per il termalismo regionale e allo sviluppo di nuove aree termali, sempre su base regionale». Sull'attivazione di procedure di salvaguardia dei lavoratori, è stato convocato un tavolo di crisi per il prossimo 25 giugno «e in quell'occasione saranno valutate tutte le ipotesi utili».