SAN GIOVANNI TEATINO 

“Territorio? Casa!”: 30 bimbi alla scoperta dei calanchi

SAN GIOVANNI TEATINO. Si è conclusa la seconda edizione del progetto “Territorio? ... Casa! Calanchi & dintorni” promosso dall’amministrazione comunale di San Giovanni Teatino e che ha visto la...

SAN GIOVANNI TEATINO. Si è conclusa la seconda edizione del progetto “Territorio? ... Casa! Calanchi & dintorni” promosso dall’amministrazione comunale di San Giovanni Teatino e che ha visto la partecipazione di trenta ragazzi tra i 9 e i 13 anni coinvolti in escursioni e laboratori alla scoperta del territorio, dei calanchi e dell’utilizzo dell’argilla.
Tante attività e laboratori, tutti i giorni dalle 9 alle 13, e dalle 9 alle 17 nella giornata di mercoledì 3 luglio per la visita didattica al Cedterra, Centro di educazione ambientale di Casalincontrada, la passeggiata in paese e alle case in terra cruda del territorio con l'attività di manipolazione della terra cruda in laboratorio. C'è stata anche la visita al Museo dell'artigianato ceramico abruzzese (Maca) di Pianella con la realizzazione di un disegno dei decori ceramici presenti. Nella Scuola Civica Musicale tante giornate dedicate ai laboratori teatrale e alla decorazione ceramica. «Questo progetto», ha spiegato il sindaco Luciano Marinucci, «ha avuto una funzione doppia: rafforzare nei nostri ragazzi il senso di appartenenza rispetto al proprio territorio ed è diventato un punto di riferimento per le famiglie che, durante il periodo estivo, hanno trovato un'occasione di socializzazione per i propri figli».
«E' stato un progetto che ha motivato i ragazzi alla conoscenza diretta del territorio dove abitano e vivono», spiega l'assessore alla Pubblica istruzione e alle Politiche giovanili Simona Cinosi, «Abbiamo organizzato una serie di attività laboratoriali, visite, incontri ed escursioni al fine di scoprire e conoscere approfonditamente i luoghi e le bellezze paesaggistiche e ambientali del territorio di San Giovanni Teatino. I ragazzi, inoltre, hanno avuto la possibilità di apprezzare la lavorazione di materiali spontanei come la terra, l'argilla e la ceramica. L'esperienza del teatro popolare è stata importante per riappropriarsi del senso di identità, anche attraverso modi ed espressioni dialettali, della nostra tradizione culturale e linguistica».