Il furgone dopo lo schianto e, in alto, Antonio Di Bartolomeo

Tocco da Casauria, schianto contro un Tir: muore a 62 anni 

L'incidente sulla Tiburtina: la vittima, Antonio Di Bartolomeo di Bolognano, era alla guida di un furgone che ha invaso la corsia opposta

TOCCO DA CASAURIA. Era infaticabile, sempre disponibile con chiunque lo chiamasse per chiedere il suo intervento. Si spostava in continuazione da un comune all’altro, per lavoro. Ed è morto proprio mentre guidava il furgoncino della ditta per cui lavorava, la Free Tech di Salle. Non c’è stato niente da fare per Antonio Di Bartolomeo, 62 anni, di Bolognano. E’ rimasto schiacciato nel furgoncino Opel Vivaro dopo il terribile schianto contro un Tir, sulla Tiburtina.
Era le 11.30, ieri mattina, quando Di Bartolomeo, 62 anni compiuti a gennaio, ha improvvisamente perso il controllo del furgone. Si trovava nel comune di Tocco da Casauria e stava tornando da Bussi, dove aveva appena accompagnato a casa un collega che si era sentito poco bene. E si stava muovendo in direzione di Pescara. D’un tratto, per motivi sconosciuti, l’Opel Vivaro della Free Tech ha invaso la corsia opposta ed è finito contro un Tir alla cui guida c’era un 48enne di Fossacesia. È scattata subito la segnalazione al 118 e la centrale ha allertato le ambulanze (ne sono arrivate due) e ha fatto sollevare l’elicottero. I vigili del fuoco di Alanno (con il caposquadra Alberto Fasoli) hanno tirato fuori dall’abitacolo il corpo del 62enne, con la speranza di salvarlo. Ma all’arrivo dei soccorritori, i volontari prima e l’ambulanza medicalizzata di Popoli poi, si è capito che non c’era più niente da fare. Uno scontro violentissimo che ha danneggiato gravemente non solo il furgone ma anche il Tir, il cui conducente è rimasto illeso.
Sono stati i carabinieri della Radiomobile e della stazione di Tocco da Casauria (agli ordini del maggiore Antonio Di Cristofaro) ad occuparsi dei rilievi. Una volta conclusi gli accertamenti la salma di Di Bartolomeo è stata trasportata all'obitorio di Pescara, in attesa dell’autopsia. La notizia della morte del 62enne si è diffusa in un baleno a Bolognano e Torre de’ Passeri, i comuni dove vive la famiglia dell’uomo, molto conosciuto, stimato e apprezzato e che molti anni fa è stato vice sindaco, a Torre.
«È stato un nostro strettissimo collaboratore come manutentore degli impianti elettrici», dice il sindaco di Torre Piero Di Giulio che parla di «una tragedia». Di Bartolomeo aveva anche, in franchising, un’attività di posta privata e «dava lavoro a un po’ di ragazzi». Nonostante tutti questi impegni, si era lanciato «con entusiasmo alla vice presidenza della Torre calcio. Pur essendo sempre indaffarato non diceva mai di no, per lavoro, né di giorno né di notte. Anche se era lontano, faceva in modo di materializzarsi in pochi minuti. Un grande lavoratore ma anche un amicone», conclude il sindaco parlando di Di Bartolomeo come di «un torrese, nonostante che vivesse a Piano d’Orta». Il pensiero di chi conosceva il 62enne va ai fratelli Marco e Guido, alla madre Gina e alla compagna Franca con i figli Veronica e Emanuele, che lavorava con lui.
©RIPRODUZIONE RISERVATA