Il coordinatore di Fratelli d'Italia Nazario Pagano con Marco Marsilio (foto di Giampiero Lattanzio)

IL DOPO-ELEZIONI

Totogiunta: partita aperta con l’incognita Febbo-Sospiri 

Le ipotesi al vaglio del neo governatore regionale Marsilio chiamato a scegliere i suoi fedelissimi. Un posto a una donna. La Scoccia: "Mi sento in maggioranza" . E il presidente al Centro: ha ridimensionato le sue dichiarazioni

L’AQUILA. "Mi sembra che la Scoccia abbia ridimensionato le sue dichiarazioni": con queste parole rilasciate dal neo governatore Marco Marsilio durante la visita di saluto e buon lavoro alla redazione del Centro, tenderebbe a sciogliersi il caso della candidata Udc-Dc-Ida, sindaco di Prezza (Aq) e moglie dell'ex consigliere di Abruzzo Civico e assessore della giunta di centrosinistra Andrea Gerosolimo, che si era messa fuori dalla maggioranza dopo il veto ricevuto da Lega e Forza Italia. Marsilio torna ad aprirle la porta in giunta dopo che la Scoccia ha fatto marcia indietro rilasciando queste dichiarazioni in una conferenza stampa: «Siamo abituati a fare un gioco di squadra e quindi continueremo per il meglio e quindi sono certa che Marsilio capirà e ci incontreremo a breve. Io sto nella maggioranza, non è che devo andare via, non è che rimango, sto nella maggioranza. nonostante il veto di Lega e Forza Italia. Lo stesso Marsilio nelle passate settimane aveva affermato che la lista non sarebbe stata in maggioranza.

A parte il caso Scoccia, continua a imperversare il totogiunta con Marsilio di Fratelli d'Italia chiamato a scegliere i suoi fedelissimi. Un totogiunta sul quale però pesa l'avvertimento perentorio di Salvini e la Lega, assi pigliatutto. Per la giunta ci sono 6 posti in palio, uno dei quali è riservato a una donna: 5 posti sono a disposizione degli eletti e uno è destinato a un esterno.
La Lega, forte del 27,53% dei voti, può puntare a tre assessori e proprio dal partito di Salvini può uscire la quota rosa: in corsa la pescarese Nicoletta Verì, già consigliere regionale (con Forza Italia, poi nel Pdl e candidata al Senato con la lista Monti) e presidente della commissione Sanità nell'era di Gianni Chiodi. L'alternativa è appunto Marianna Scoccia malgrado i paletti pre candidatura.
A Forza Italia (9,04% il dato regionale) può andare un assessorato, ma con un equilibrio da mantenere sull'asse Chieti-Pescara-Teramo: un'ipotesi è quella di designare il teatino Mauro Febbo (5.553 preferenze) alla Presidenza del consiglio con la poltrona da assessore riservata al pescarese Lorenzo Sospiri (6.012 voti). Con Sospiri in giunta entrerebbe in Consiglio la seconda più votata, Marina Febo di Spoltore. L'accordo sarebbe già fatto se non fosse per un dettaglio e cioè il 15% ottenuto da Forza Italia a Teramo e provincia, vale a dire la percentuale più alta raggiunta dal partito in Abruzzo: Umberto D'Annuntiis ha preso 5.569 preferenze. Significa che, per dire sì all'accordo Chieti-Pescara, Teramo dovrebbe vedersi riconosciuta una rappresentanza altrove. Ultimo assessorato degli eletti spetterebbe a Fdi dell'Aquilano: quasi certo l'incarico a Guido Liris (6.168 preferenze): alla Sanità? Con l'ingresso di Liris, entrerebbe all'Emiciclo Mario Quaglieri. Tutto ciò è previsto dalla nuova norma sui consiglieri supplenti che porta in Emiciclo 5 consiglieri in più tra i non eletti contraendo gli stipendi. (u.c.)