Troppi roghi, i forestali possono tornare in campo 

Accordo Borrelli-Del Sette: quelli esperti coordineranno i volontari nella bonifica Mazzocca e Pietrucci rilanciano il progetto Preturo base della Protezione civile

L’AQUILA. L’Abruzzo dei roghi diventa un caso pilota. Grazie a un accordo siglato ieri tra il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, e il generale Tullio Del Sette, comandante dell’Arma dei carabinieri, gli ex Forestali torneranno in campo. Quelli esperti coordineranno i volontari nelle operazioni di bonifica. E’ una decisione di rilevanza nazionale perché crea un precedente che modifica la tanto criticata legge Madia: la norma che ha fatto confluire la quasi totalità dei Forestali nei Carabinieri, con compiti solo investigativi e non più di spegnimento dei roghi e bonifica delle aree distrutte dal fuoco. Proprio ieri, in un’intervista al Centro, il procuratore di Sulmona, Giuseppe Bellelli, sottolineava l’impoverimento dell’azione di protezione civile causato da una riforma che ha tolto dal campo i maggiori esperti della montagna, dei sentieri e delle tecniche di spegnimento in quota. Ma l’esperienza delle ex guardie forestali resuscita in Abruzzo sulla scia di uno stato di necessità che non ha precedenti. Su un altro fronte, registriamo il rilancio della proposta di trasformare l’aeroporto di Preturo in base operativa della Protezione civile. La proposta sarà esaminata a breve dalla giunta regionale. Lo annunciano il sottosegretario Mario Mazzocca e il presidente della Commissione Territorio del Consiglio regionale Pierpaolo Pietrucci. Mazzocca spiega: «E’ una proposta che avevamo elaborato da tempo e che è parte di un piano complessivo di riordino del nostro sistema regionale. Ciò che sta accadendo in Abruzzo non fa che sottolineare quanto sia necessaria. L’area di Preturo è baricentrica». Per Pietrucci «l’aeroporto di Preturo è la sede ideale di un Polo logistico di Protezione civile. Oggi è praticamente inutilizzato ma può diventare un polo con funzioni di addestramento e formazione degli operatori. Dalle tecniche di spegnimento di roghi alle modalità del soccorso in montagna, oltre che sede della sala operativa della Protezione civile e casa delle associazioni che vi fanno riferimento». (l.c.)