Trova gli abiti tagliati nella casa albergo

Ospite della struttura ex Inpdap denuncia un danneggiamento dei suoi capi di abbigliamento griffati

PESCARA. Ha ritrovato diversi capi di abbigliamento, che aveva lasciato in una stanza comune, tagliati e danneggiati. È quanto accaduto a Vera Varone, una delle ospiti della casa albergo La Pineta, ex Inpdap, oggi Inps di via Palizzi, che qualche settimana fa ha scoperto, suo malgrado, il danneggiamento di diversi abiti e cappotti per un valore totale di circa 1.500 euro.

Il caso non è rimasto confinato alle mura della struttura gestita dalla previdenza sociale ma è finito sul tavolo del comando provinciale dei carabinieri di viale D'Annunzio, dopo la denuncia sporta dalla Varone. Gli uomini in divisa hanno eseguito un sopralluogo sul posto e sentito anche diversi ospiti della struttura. L'ospite della casa albergo, che ha la stanza numero 39 del blocco Anemomi, ha ritrovato i suoi abiti all'interno dello stanzino a uso comune, tagliati con una forbice o una lama affilata.

Un piumino griffato MaxMara, un cappotto in tessuto cashmere, una gonna realizzata ai ferri, due vestiti, un altro griffato Desigual e un giaccone da neve. Questo l'elenco dei capi di abbigliamento ritrovati danneggiati. «La direzione della casa albergo», sottolinea la Varone, «mi aveva inviato una lettera per dirmi che non potevo tenere gli abiti in quella stanza, mi era stato intimata la rimozione dei vestiti. Mi si accusava di occupare stabilmente e abusivamente quella stanza. Ritengo e spero che non abbiano fatto una ritorsione nei miei confronti, ma che sia opera di qualche altro ospite. Però dalla direzione nessuno mi ha detto niente, non mi hanno chiesto che cosa fosse successo. La verità è che qui dentro ormai accadono cose spiacevoli, qui manca la direzione, qualcuno che diriga veramente questa struttura e si occupi della reale gestione. Ho richiesto un armadio in camera che altri hanno, ma non mi è stato concesso. Alcuni hanno anche il frigorifero con il congelatore nelle stanze che per la sicurezza non si potrebbe tenere». La Varone segnala anche altre problematiche: «Questa è una casa albergo, non di riposo. Le persone non autosufficienti non potrebbero stare qui, ma ci sono alcune che hanno la badante a carico e l'accompagnamento anche se lo statuto imponga di andare via se non autosufficienti. Il problema è che molti mettono di mezzo l'avvocato per ritardare le procedure. Tramite il mio legale chiederò una commissione medica esterna che dovrà stabilire chi è autosufficiente in questa struttura. Ho timore di subire danneggiamenti sia personali che alla mia auto, che tengo parcheggiata fuori dalla casa albergo».

Loris Zamparelli

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