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"Tua figlia è in caserma, servono soldi", arrestato finto avvocato

I carabinieri del nucleo operativo bloccano un 54enne napoletano che in via Cadorna aveva truffato una donna anziana. Nel soprabito trovati monili, catene d'oro e due fedi nuziali. Ora è agli arresti domiciliari a Napoli

PESCARA. Truffa aggravata ai danni di una anziana. Questa l'accusa di cui deve rispondere Vincenzo Cario, 54enne napoletano, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Pescara. I militari, intervenuti in via Cadorna su segnalazione di alcuni residenti, che segnalavano la presenza di alcune persone sospette aggirarsi nei pressi degli ingressi di alcune palazzine, una volta sul posto hanno visto un uomo uscire in tutta fretta dal portone di un palazzo occultando qualcosa sotto il soprabito. Sottoposto a controllo, l'uomo è stato trovato in possesso di monili in oro, tra cui collane e due fedi nuziali, che fraudolentemente era appena riuscito a farsi consegnare da un'anziana residente nel condominio. Gli accertamenti hanno poi permesso, grazie alla lucida collaborazione della vittima, di ricostruire la dinamica dei fatti, consentendo di accertare che l'anziana era stata in precedenza contattata telefonicamente da un ignoto complice dell'uomo che, fingendosi prima per un avvocato e poi per un carabiniere, le aveva chiesto il versamento di una ingente somma di denaro quale cauzione da versare per la liberazione della figlia trattenuta in caserma poiché responsabile di un grave incidente stradale.

La truffa sventata evidenzia come i fenomeni fraudolenti compiuti nei confronti di persone anziane siano frequenti nel Pescarese, dove le vittime vengono adescate annunciando falsi incidenti stradali causati da stretti congiunti per i quali vengono fraudolentemente richiesti pagamenti in contanti o, in alternativa, la consegna di preziosi per la risoluzione della controversia. Le indagini dei carabinieri, che sono sempre al lavoro per sventare le truffe, sono ancora in corso per accertare l'eventuale coinvolgimento dell'arrestato in altre azioni commesse sul territorio provinciale. Cario è stato rinchiuso nella casa circondariale San Donato. Questa mattina in direttissima in Tribunale a Pescara c'è stata la convalida dell'arresto e l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari a Napoli. I legali hanno chiesto i termini a difesa per cui la pena sarà stabilita nell'udienza del 10 maggio.