la delusione degli albergatori 

«Un’altra perdita, come i collegamenti con la Croazia»

PESCARA. Tra i delusi il gradino più alto del podio lo occupano senza dubbio gli albergatori, i più penalizzati dall’addio di Ironman a Pescara capace, negli anni scorsi, di fare il tutto esaurito.«Si...

PESCARA. Tra i delusi il gradino più alto del podio lo occupano senza dubbio gli albergatori, i più penalizzati dall’addio di Ironman a Pescara capace, negli anni scorsi, di fare il tutto esaurito.
«Si sapeva già da un anno che la manifestazione sarebbe andata via, quella di oggi (ieri, ndc) non è certo una notizia inaspettata», commenta con un mix di amarezza e sarcasmo Emilio Schirato, presidente di Federalberghi Pescara. «Ancora una volta subiamo le scelte degli amministratori fatte con poca lungimiranza, registrando inoltre l’assenza della Regione. C’è stata la possibilità di investire per fare la manifestazione intera, invece ci siamo fatti portare via anche il 7.3». Poi prosegue: «Ricordo che durante una delle prime edizioni, fu offerto agli atleti un party che si rivelò pessimo. Se non si riesce a lavorare bene neanche con queste piccole cose è chiaro che poi tutto diventa più complicato».
Intanto la categoria che rappresenta deve fare i conti con l'ennesima perdita: «La settimana di Ironman era diventata la più attesa. Questo era l’unico evento in grado di riempire le strutture e generare fatturato. Adesso non c’è più. Così come non ci sono più i collegamenti con la Croazia e i voli per il Canada. Tutto questo senza che nessuno faccia nulla per provare a rimpiazzare delle perdite che per noi sono importanti». E conclude: «L’addio di Ironman è l’ennesimo grande danno per una categoria, la nostra, che continua a sprofondare, lentamente ma inesorabilmente, nelle sabbie mobili».
(a.d.s.)
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