Presentazione e reading a pescara

“Un fiume in piena”, Arcopinto racconta Scampia oltre Gomorra

PESCARA. Gianluca Arcopinto, singolare produttore cinematografico, presenta a Pescara, domani 30 settembre alle 19 nello Spazio Matta (via Gran Sasso 35), il suo libro "Un fiume in piena - Storie di...

PESCARA. Gianluca Arcopinto, singolare produttore cinematografico, presenta a Pescara, domani 30 settembre alle 19 nello Spazio Matta (via Gran Sasso 35), il suo libro "Un fiume in piena - Storie di un'altra Scampia" (edito da DeriveApprodi, 126 pagine, 12 euro) a cura di Ròfilm e Scuola di cinema I.F.A. (International film academy).

L'incontro ospiterà il reading di Daniele Ciglia e Zulima Memba e sarà coordinato dal giornalista Paolo Di Vincenzo. Concluderà la serata la proiezione dei cortometraggi "Centoquattordici" del Collettivo Mina e "Ciao Mamma" di Carlo Luglio, realizzati nei luoghi di Gomorra. Nato a Roma nel 1959, Arcopinto ha prodotto, organizzato, distribuito più di cento film, distinguendosi nella produzione di film d'esordio. Come produttore è stato più volte candidato ai Nastri d'argento e al David di Donatello. Ha diretto “Nichi”, ritratto di Nichi Vendola e “Angeli distratti”, sulla guerra in Iraq. Arcopinto è stato l'organizzatore generale della serie tv “Gomorra”, tratta dal libro di Roberto Saviano. Dopo 5 mesi di lavorazione e 16 settimane di riprese, ha lasciato il set ma non Scampia, scegliendo di mettersi dalla parte di una cittadinanza attiva che rifiuta di essere ostaggio dell'economia camorristica e che non vede nella risposta dell'ordine pubblico l'unica alternativa. Incontra una realtà fatta di persone e associazioni che resistono alla droga, al controllo camorristico del territorio, che denunciano l'abbandono delle istituzioni, che immaginano un altro sistema economico e danno forma alla speranza di una vita decente. Gente che rifiuta di riconoscersi nella parabola narrativa di una famiglia di boss e chiede che si racconti un'altra storia. Di questa realtà la serie "Gomorra" non parla, il libro di Arcopinto sì.