Una maxi azienda per gestire i rifiuti 

Spunta un progetto per fondere Attiva con Ambiente e Linda spa: entro l’anno nascerà un colosso con 260 dipendenti

PESCARA. Spunta un piano, mai reso noto fino ad oggi, per costituire una maxi società per la gestione dei rifiuti in tutta la provincia. Il colosso dovrebbe nascere dalla fusione di tre spa, Attiva e Linda, rispettivamente, municipalizzate delle amministrazioni comunali di Pescara e Città Sant’Angelo e Ambiente spa, l’azienda che conta 32 soci e svolge il servizio di igiene urbana in 20 Comuni della provincia.
Il piano di fusione, rimasto finora riservato persino agli amministratori dei Comuni interessati, è talmente in fase avanzata da far ipotizzare al direttore generale di Attiva Massimo Del Bianco tempi relativamente brevi per la nascita della nuova società. Si parla addirittura del prossimo giugno, previo via libera dei consigli comunali di Pescara e Città Sant’Angelo. Secondo quanto riferito dal sindacato dell’Ugl, che ha per primo svelato alcuni particolari dell’operazione, Ambiente spa presenterà il progetto definitivo di fusione con Attiva e Linda domani. La notizia sarebbe stata ufficializzata alle categorie sindacali nei giorni scorsi, nel corso di una riunione convocata dai vertici delle tre società coinvolte.
L’obiettivo è far nascere un colosso con 5 milioni di euro di capitale sociale, di cui 4,5 apportati da Attiva e circa 260 dipendenti, di cui 220 della società di Pescara. «Questa operazione», ha spiegato Del Bianco, «consentirà di razionalizzare le spese». Ma è soprattutto il business, che questa nuova società può creare, ad interessare le rispettive amministrazioni. Il colosso, di cui non è stato ancora deciso il nome, dovrebbe inizialmente gestire i rifiuti di Pescara e Città Sant’Angelo, con l’obiettivo di estendere il servizio ad altri Comuni della provincia una volta scaduti i contratti con le rispettive aziende addette alla raccolta e allo smaltimento del pattume. Secondo l’Ugl, altri punti di forza dovrebbero essere l’accorpamento degli impianti già esistenti, come la piattaforma di Alanno acquisita da Attiva per lo stoccaggio di plastica e metallo; il controllo di due riciclerie-centri di riuso, di cui uno nel quartiere dei Colli di Pescara; la gestione della piattaforma di Loreto Aprutino, ora di Ambiente spa, che potrebbe essere usata per lo stoccaggio del vetro, e quella della Linda spa a Città Sant’Angelo.
«Ma la vera partita», avvertono la segretaria regionale dell’Ugl Gianna De Amicis e il componente del direttivo provinciale del sindacato Armando Foschi, «si giocherebbe sulla realizzazione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, ossia l’umido, per la produzione di energia, il cosiddetto biometano».
Queste le indiscrezioni raccolte dai sindacati nel corso di una riunione dei giorni scorsi, cui avrebbero preso parte, oltre all’Ugl, anche i rappresentanti di Cgil, Fiadel, Cisl e Uil. «Per saperne di più», dicono i due sindacalisti dell’Ugl, «bisognerà attendere lunedì (domani, ndr) alla presentazione del progetto di fusione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA