Il palazzo della rapina in piazza Primo Maggio (Foto G. Lattanzio)

PESCARA

Urla e botte, ma i vicini non hanno sentito nulla 

I residenti del palazzo: «Non è la prima volta, ma adesso abbiamo davvero paura» Preoccupazione anche tra i commercianti: «Il centro è sempre meno sicuro»  

PESCARA. «Sono tornati di nuovo i ladri? Non è possibile. No, non ho sentito le grida di aiuto di quel signore. Ma urlava? Urlava tanto? Anche se non so cosa avrei potuto fare per aiutarlo nelle mie precarie condizioni di salute, mi dispiace tantissimo perché è una brava persona. Tutta la famiglia lo è, sono tranquilli e discreti. Adesso però sono agitata, ho tanta paura».
L’ottuagenaria signora, avvolta in uno scialle per tenersi calde le spalle, abita al piano di sotto, il quarto. Due rampe di scale la separano dall’abitazione assaltata dai malviventi lunedì pomeriggio. Ma dice di non aver sentito nulla. E aggiunge che «non avrebbe voluto aprire la porta, non lo faccio mai. Però pensavo che fosse la donna delle pulizie».
Le sue mani tremano e gli occhi si riempiono di lacrime mentre racconta di essere stata «derubata due volte negli ultimi anni. Mi hanno portato via tutta l’argenteria e i monili d’oro. Mi hanno ripulita. Me lo ricordo benissimo, era un sabato alle 12.30 e tornavo dal mare. La porta era intatta. I ladri erano riusciti a riprodurre la chiave. L’hanno solo dovuta infilare nella serratura e aprire».
Un colpo facile facile. Come quelli messi a segno due anni fa alla pizzeria Primo Maggio, attaccata al civico 4. Gabriella Sanmassimo, la titolare dell’esercizio, racconta: «Mi hanno spaccato la vetrina e fatto danni per migliaia di euro, ma non c’era nulla da rubare in cassa, neppure le pizze erano pronte», scherza l’imprenditrice. «Però», continua, «il centro della città sta diventando sempre meno sicuro, siamo esposti e abbiamo paura. Ho le telecamere ma non hanno funzionato». Invece, gli occhi tecnologici posizionati sul terrazzo dell’American Graffiti, nelle vicinanze, forse hanno funzionato. Per questo le immagini sono state acquisite dalle forze dell’ordine per essere visionate. Non è escluso che dai frammenti delle registrazioni non possano uscire i volti dei malviventi penetrati, in maniera rocambolesca, nell’appartamento al quinto piano del civico 4 di piazza Primo Maggio. L’edificio si trova ad un tiro di schioppo da piazza della Rinascita ed è affacciato sul parcheggio accanto alla chiesa del Mare. Qui, ieri in tarda mattinata, era un via vai di inquilini del palazzo che entravano e uscivano dall’ingresso principale, dopo essere passati obbligatoriamente da un altro portone secondario interno, situato vicino agli ascensori, che rimane sempre chiuso. Può essere aperto solo da chi ha le chiavi. Un’altra residente: «Io abito al primo piano e non ho sentito nulla, purtroppo. Il mio appartamento è troppo distante. Ma abbiamo paura, sì. Tanta. Forse sono entrati dal cortile interno, ma come hanno fatto ad arrampicarsi al quinto piano?». La cronaca dell’ultima settimana registra altre due spaccate, in un bar di via Carducci e al mercato di via dei Bastioni.(c.co.)
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