Venti furti in pochi mesi Il ladruncolo ha 13 anni 

PESCARA. Prima in aeroporto, ora in stazione. Continua imperterrito a mettere a segno furti il giovanissimo ladro, appena 13enne, che la polizia ha già fermato due volte nel giro di un mese.Gira da...

PESCARA. Prima in aeroporto, ora in stazione. Continua imperterrito a mettere a segno furti il giovanissimo ladro, appena 13enne, che la polizia ha già fermato due volte nel giro di un mese.
Gira da un capo all’altro della città con disinvoltura, affronta la polizia senza farsi troppi scrupoli e non teme nulla. Anzi, nonostante le segnalazioni al Tribunale per i minori, si dedica con costanza all’attività criminale, preferendola alla scuola.
L’ultimo furto l’ha messo a segno nei giorni scorsi negli uffici della Fira, la Finanziaria regionale abruzzese, dentro i locali della stazione ferroviaria centrale. È entrato dicendo di dover raggiungere il padre, ha raggiunto la borsa di un’addetta e ha agguantato il portafogli, che conteneva solo dei documenti. In pochi minuti, quando il furto è stato scoperto, si è capito che il responsabile potesse essere lui e l’episodio è stato segnalato alla polizia ferroviaria, coordinata da Davide Zaccone. Gli agenti lo hanno individuato su un binario e lo hanno fermato, accompagnandolo in ufficio. Il baby ladro non aveva più il portafogli, se ne era disfatto, ma ha ammesso di averlo rubato.
Aveva, invece, un telefono cellulare, un S8 Plus, di quelli che vengono utilizzati per l’esposizione in negozio. Il ragazzino, che usa quel cellulare solo per giocare, se l’è visto sequestrare dai poliziotti, che sono risaliti anche al centro commerciale dove è avvenuto il furto.
Il 13enne non è nuovo a colpi del genere, anzi ne avrebbe messi a segno almeno una ventina, nonostante l’età. E trovarsi faccia a faccia con la polizia non lo intimorisce affatto. L’altro giorno, mentre erano in corso i controlli sul suo conto, si è agitato parecchio, negli uffici della Polfer, mettendo i piedi sul muro e toccando tutto ciò che gli capitava a tiro. È stato riaffidato ai parenti (i genitori sono in carcere) e se n’è tornato a casa. Ma non voleva rinunciare al “suo” cellulare. Ecco perché il giorno dopo si è ripresentato in stazione, ha chiesto di parlare con Zaccone e lo ha supplicato di riavere il telefonino, mostrando di averne un altro (sempre rubato) che non lo convinceva più di tanto. Per lui è scattata una nuova segnalazione al Tribunale per i minorenni dopo quella della polizia di frontiera di qualche settimana fa. Allora aveva rubato due cellulari in aeroporto e la polizia (coordinata da Dino Petitti) è risalita a lui e lo ha bloccato nel giro di pochi giorni. Immaginavano che sarebbe tornato, perché lì è un habitué, e così è stato. Nel momento in cui ha rimesso piede in aeroporto è stato acciuffato. Ma l’essere stato scoperto non lo ha intimorito più di tanto. Per cui, abbandonato l’aeroporto, si è spostato in stazione. (f.bu.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.