L’INCHIESTA 

Via ai controlli sui cartelli in spiaggia

ORTONA. «Balneazione non sicura per mancanza di apposito servizio di salvataggio». Recita così l’avviso tradotto anche in inglese, francese e tedesco, sui cartelli affissi nei tratti di spiaggia...

ORTONA. «Balneazione non sicura per mancanza di apposito servizio di salvataggio». Recita così l’avviso tradotto anche in inglese, francese e tedesco, sui cartelli affissi nei tratti di spiaggia libera di Ortona sprovvisti di bagnini. L’inchiesta aperta dopo la morte dei due fratellini cinesi di 14 e 11 anni, Alessandro e Federico Xu, dovrà accertare anche se i cartelli fossero presenti anche nel tratto in cui si è consumata la tragedia. Capitaneria di porto e carabinieri di Ortona, ai quali il pm Giancarlo Ciani ha affidato le indagini, hanno effettuato le prime verifiche e, nei prossimi giorni, informeranno la magistratura con un primo rapporto.
Anche Il Centro, ieri, è stato sul posto per verificare la presenza di questi avvisi sulle aree di spiaggia libera: dalla foce del torrente Arielli fino alla Stazione di Tollo, lungo un tratto di oltre un chilometro in cui non ci sono né stabilimenti né personale addetto al salvataggio, si trovano diversi cartelli. Arrivati nei pressi della Stazione di Tollo tornano ad esserci alcuni stabilimenti, in prossimità dei quali vi è un ulteriore avviso: «Lo stabilimento è aperto alla balneazione dalle 9,30 alle 18,30. Fuori dal detto orario non è attivo il servizio di salvataggio». Nel punto di fronte alle acque in cui si è consumato il dramma di Ferragosto, però, non ci sono annunci che sconsiglino la balneazione. Sono sufficienti gli altri rintracciabili lungo la costa? Sarà l’indagine a valutarlo. Il sindaco Leo Castiglione ha assicurato che il Comune ha fatto tutto ciò che serviva «posizionando la cartellonistica necessaria ad avvisare della mancanza del servizio di salvataggio secondo l’ordinanza da me emessa il 4 giugno».