Via al taglio di altri alberi ma 30 sono da rivedere

Sopralluogo di tecnici e ambientalisti per verificare le piante ancora da abbattere Intanto Alessandrini scrive alla Forestale: «Serve un aiuto per ulteriori esami»

PESCARA. L’amministrazione comunale sottoporrà ad ulteriori esami alcuni alberi catalogati a rischio dall’agronomo Carlo Massimo Rabottini. È questo l’esito del sopralluogo, avvenuto ieri mattina, in via Scarfoglio e viale Kennedy cui hanno preso parte tecnici comunali, rappresentanti dell’Ordine degli agronomi e ambientalisti. Tutti concordi nell’indicazione delle piante irrimediabilmente compromesse e quindi da abbattere e di quelle meritevoli di approfondimenti e ulteriori verifiche.

Secondo gli ambientalisti, in varie zone della città ci sarebbero 20 alberi da abbattere senza alcun dubbio, altri 30 invece sarebbero da rivedere. Ma l’amministrazione comunale fa sapere che sono stati stanziati 15mila euro sufficienti per effettuare le prove di trazione di non più di 15 piante. Un aiuto per ulteriori verifiche, tuttavia, potrebbe arrivare dal Corpo forestale dello Stato. In proposito ieri il sindaco Marco Alessandrini, sulla base di quanto deciso lunedì scorso durante la riunione tecnica in Comune con rappresentanti della Soprintendenza alle belle arti e paesaggio d’Abruzzo, della Forestale e degli ambientalisti del coordinamento «Salviamo gli alberi», ha scritto una lettera al comandante della Guardia forestale Giancarlo D’Amato per richiedere ulteriori esami agli alberi condannati a morte nella relazione dell’agronomo Rabottini. «L’amministrazione comunale», si legge nella lettera, «ha convocato il predetto tavolo nel corso del quale si è deciso unanimemente di sottoporre ad ulteriori verifiche strumentali le alberature presenti nelle aree non ancora oggetto di intervento con l’impiego del personale e della strumentazione in dotazione al Corpo forestale dello Stato per conseguire una formale e dettagliata certificazione dello stato di salute delle alberature stesse. Per tale ragione le sarei grato se potesse valutare la possibilità di garantire la collaborazione richiesta dal tavolo tecnico».

Proprio da quel tavolo tecnico di lunedì scorso, dopo mesi di polemiche, proteste ed esposti alla procura, sembra sia uscita finalmente un’intesa tra Comune e ambientalisti. «L’avevamo detto tre settimane fa che eravamo disponibili a questo confronto e ora abbiamo dimostrato che era possibile e ragionevole farlo», ha scritto sul suo profilo Facebook l’esponente del coordinamento Augusto De Sanctis, «ora le piante irrecuperabili saranno purtroppo tagliate, sulle altre vedremo i risultati delle prove strumentali».

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