«Via della Bonifica, degrado e vergogna»

I residenti portano la loro protesta in Comune: prostitute anche minorenni e sporcizia, vogliamo la videosorveglianza

PESCARA. Sono ormai esasperati, non sopportano più di vedere ogni mattina lo scempio lasciato fin dentro i portoni delle abitazioni da prostitute e clienti. Hanno protestato più volte, hanno chiesto in diverse occasioni un incontro al sindaco senza avere risposta fino a ieri mattina, quando diversi residenti di strada della Bonifica si sono presentati all'ufficio del primo cittadino Marco Alessandrini decisi a essere ascoltati sia riguardo all'annoso problema della prostituzione che ad altri disagi che vivono quotidianamente.

«Ho chiamato più volte la segreteria del sindaco», ricorda Antonio Taraborrelli, uno dei residenti, «per chiedere un incontro urgente per il problema della prostituzione, ma dopo un mese nessuno mi ha risposto. Per questo siamo qui».

Roberta Martella, un'altra residente, pone l'accento sullo spettacolo indecoroso che è costretta a subire ogni giorno mostrando un sacchetto contenente rifiuti e preservativi: «Scendi la mattina sotto casa con i bambini e sotto casa trovi questo scempio fatto di profilattici e fazzoletti. Inoltre da qualche giorno c'è una prostituta minorenne che prende servizio intorno all'una e mezza di giorno in strada Colle Pineta a due passi dall'uscita della scuola. A noi chiedono solo soldi per le tasse, ma in cambio mai niente. Sul lungomare nord stanno installando le telecamere perché è considerata zona centrale, mentre a noi niente perché siamo considerati periferia».

Le fa eco Patrizia Bolognini che si chiede: «Cosa dobbiamo fare per ottenere qualcosa? Dobbiamo bloccare la strada? Vorrà dire che metteremo gli avvisi in tutti i palazzi per farlo sapere. La nostra strada è la porta della città, dovrebbe essere bella e invece è la zona non è decorosa. Quelli che entrano a Pescara vedono solo il degrado. A volte mi sono vergognata della mia strada».

Tra gli altri problemi segnalate dai residenti ci sono la mancanza dei marciapiedi sul lato monte, l'alta velocità delle auto in transito, la segnaletica stradale carente. A fare il sunto delle richieste dei cittadini ci pensa Filippo Settimio: «Chiediamo le telecamere come deterrente contro la prostituzione, più illuminazione, il cambio del nome della strada visto che ormai è sinonimo di prostituzione e la realizzazione dei marciapiedi».

«La necessità di un intervento è già al vaglio delle forze dell’ordine», spiega l'assessore Adelchi Sulpizio, «nell’immediato provvederemo a potenziare la pubblica illuminazione perché il fenomeno possa essere scoraggiato e, compatibilmente con le esigenze finanziarie del Comune, appena potremo programmare un’attività di prevenzione, provvederemo a mettere in bilancio risorse per l’acquisto di telecamere che facciano da ulteriore deterrente». Il sindaco sottoporrà l’argomento prostituzione al prossimo tavolo prefettizio del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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