Via libera del Csm: Serpi sarà il procuratore

Nominato il successore della Tedeschini, conto alla rovescia per l’insediamento a palazzo di giustizia

PESCARA. Mancava solo un dettaglio e da ieri la nomina di Massimiliano Serpi a procuratore capo di Pescara è certa: ieri il plenum del Csm ha approvato il nuovo incarico per l’ormai ex procuratore aggiunto di Bologna. La decisione è stata presa con il voto favorevole di tutti i componenti e un solo astenuto. Per l’arrivo di Serpi a Pescara bisognerà aspettare la pubblicazione sul bollettino giudiziario del ministero della Giustizia ma ormai manca davvero poco.
Serpi, 65 anni, è nato a Imola. Nominato giudice penale e poi civile a Modena, dal 1985 è stato alla Procura di Bologna. Dal 1996 al 2004 ha lavorato alla Procura per i Minorenni e dal 2004 è tornato in Procura, dove dal 2009 è procuratore aggiunto. Tra i casi giudiziari più importanti che ha seguito, il disastro aereo all’istituto Salvemini di Casalecchio di Reno (1990) e il processo a carico di Luigi Ciavardini per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980.
Serpi prenderà il posto del procuratore Cristina Tedeschini che, dal prossimo 15 maggio, passerà a dirigere la procura di Pesaro. Tra le prime indagini che dovrà affrontare a Pescara, ci sarà quella aperta sulla strage dell’hotel Rigopiano: il fascicolo per omicidio plurimo colposo e disastro colposo è stato aperto dalla Tedeschini insieme al pm Andrea Papalia. Con il trasferimento della Tedeschini, l’indagine è rimasta in mano solo a Papalia. Nell’inchiesta sulla valanga di Rigopiano del 18 gennaio scorso ci sono 6 indagati.
Fino all’arrivo a palazzo di giustizia di Serpi, il reggente della procura sarà il pm Gennaro Varone, il più anziano in servizio. In caso di assenza di Varone, il reggente sarebbe il pm Salvatore Campochiaro. Di certo, i reggenti si limiteranno all’ordinaria amministrazione. Sarà Serpi a decidere una eventuale riorganizzazione degli uffici della procura.
La nomina di Serpi è stata rapida: la commissione incarichi direttivi del Csm aveva indicato all’unanimità il nome del procuratore aggiunto di Bologna per il posto di procuratore capo a Pescara lo scorso 7 aprile. Solitamente, quando la proposta ha l’unanimità in commissione, dopo un parere del ministro della Giustizia, il plenum del Csm si esprime di fatto ratificando la nomina. E così è accaduto anche stavolta.
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