Terrorismo: città Ue fanno rete per protezione spazi pubblici

BRUXELLES - La lotta al terrorismo e alla radicalizzazione, così come la protezione dei cittadini, deve coinvolgere tutti i livelli di governo, da quello europeo fino al locale. E' la convinzione alla base della "Conferenza sulla costruzione di difese urbane contro il terrorismo" organizzata dalla Commissione Ue e dal Comitato europeo delle Regioni, che ha riunito a Bruxelles decine di sindaci provenienti da tutta Europa. L'iniziativa vuole dare un seguito alla dichiarazione sulla protezione degli spazi urbani firmata a Nizza nel settembre scorso da più di 30 grandi città.   "La cosa più importante che possiamo fare è creare città inclusive, dove ognuno si senta cittadino di un luogo che deve essere protetto", ha spiegato Bart Somers, sindaco della città belga di Mechelen che nel 2016 ha vinto il premio di miglior sindaco del mondo grazie alle sue politiche inclusive. "Ci sono già ora buone pratiche che vogliamo condividere sulla protezione di eventi e spazi pubblici, sulla formazione del personale in caso di attacchi, ma anche sulla necessità che i settori pubblico e privato lavorino insieme", ha sottolineato il commissario Ue alla Sicurezza Julian King. "È il momento di realizzare che anche la sicurezza è un diritto fondamentale dei cittadini", ha chiosato il commissario alla Migrazione, Dimitris Avramopoulos. La Commissione ha già messo a disposizione circa 300 milioni di euro per progetti di ricerca e investimenti nella sicurezza delle città europee.